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   Nadelhorn, 25/08/2014
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Onicer  Camoss   
Regione  Svizzera
Partenza  Saas Fee  (1800 m)
Quota attacco  3340 m
Quota arrivo  4327 m
Dislivello della via  1500 m
Difficoltà  PD- ( pendenza 30° / I in roccia )
Esposizione in salita Est
Rifugio di appoggio  Mischabelhutte
Attrezzatura consigliata  Normale da alta quota
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Bellissima salita con Sergio ad un facile 4000 delle Alpi Pennine. Come al solito dobbiamo fare le corse, causa lavoro si parte primo pomeriggio del venerdì sperando di arrivare in tempo per l'ultima corsa della cabinovia prevista alle 16:30.
Partiamo da Albino ore 13:00 e in 4 ore siamo al parcheggio a pagamento (14CHF) all'inizio del paese di Saas Fee. Come previsto l'impianto è chiuso quindi non ci resta che imboccare il sentiero appena dietro la chiesa che sale verso il Mischabelhutte (3340). 1500m di dislivello di cui gli ultimi 400 di sentiero attrezzato ma facile.
La paura di arrivare col buio ci fa viaggiare spediti e nonostante gli zaini carichi in 2 ore e 45 siamo alla capanna.
Il rifugio è carino e i gestori molto disponibili. Nonostante l'orario ci servono la cena: zuppa, pollo con riso e carote, crema catalana e birra. 69CHF
Verso le 22:30 andiamo a letto, nella nostra camerata dormono quasi tutti anche perché la sveglia suona presto. Noi facciamo colazione alle 4:00 e dopo mezz'ora partiamo per il sentiero appena dietro il rifugio che sale a sinistra del ghiacciaio. In circa 30 minuti si arriva sul ghiacciaio. La traccia è ben segnata e non si vedono crepacci. Attraversiamo con un semicerchio l'Hohbalm Gletscher passando sotto l'impressionante parete nord est del Lenzspitze e costeggiando l'Ulrichshorn risaliamo il pendio che sale al Windjoch (3850m).
Da qui sempre sul filo di cresta si superano prima i due gendarmi quasi completamente coperti di neve e poi il torrione sommitale tra roccia e neve. 3 ore dal Rifugio.
Inutile dire che da qui la vista è spettacolare sul Bianco, sul Cervino, sul gruppo del Rosa e tutte le cime qui intorno.
Dopo qualche foto scendiamo rapidamente perché il meteo non promette bene. In un ora e mezza, tornando sui nostri passi, siamo al rifugio. Sosta di un ora per sistemare tutto e mangiare qualcosina e poi giù nella nebbia fino alla macchina in 2 ore.
Salita abbastanza impegnativa per il dislivello ma facile viste le condizioni perfette del ghiacciaio e della cresta. Nessun crepaccio, nessun tratto ghiacciato, tutta la via tracciata.
Resta il rimpianto di non aver fatto la Nadelgrat che ti permette di fare 4-5 vette in un unica traversata. Vorrà dire che ci torneremo!
Foto1 - Croce di vetta
Foto2 - La cresta di salita
Foto3 - Dalla vetta vista su parte della Nadelgrat (Stecknadelhorn-Hohbarghorn)
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