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   Traversata Rif.Pizzini-Cevedale-Rosole-Palon De La Mare-Rif.Branca, 17/08/2014
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Onicer  gio2   
Regione  Lombardia
Partenza  Rifugio Pizzini  (2706 m)
Quota attacco  2706 m
Quota arrivo  3769 m
Dislivello della via  1550 m
Difficoltà  PD ( pendenza 40° / II in roccia )
Esposizione in salita Varia
Rifugio di appoggio  Rifugio Pizzini,Rifugio Casati,Bivacco Colombo,Rifugio Branca
Attrezzatura consigliata  n.d.a
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Accettabili
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento L'idea e' di fare la nord del Disgrazia : ci hanno riferito che pare in condizione , ma non ci sono notizie sullo stato della terminale. Partiamo dalla Val Masino alle 9.00 direzione Chiareggio, ma gia' ad Ardenno cambiamo idea e ci dirigiamo verso i Forni , con l'idea di fare le tredici Cime , e con la consapevolezza che vista l'ora si arrivera' al bivacco Colombo. Tra sosta spesa e traffico intenso e preparativi siamo pronti alle 12.30. E' tardi , prendiamo la jeep fino alla Pizzini. Alle 13 ci incamminiamo , il Cevedale scintilla bianchissimo al sole ; neve fresca oltre i 2900 M ; invece il Gran Zebru' e' coperto. Dopo 30' ci troviamo immersi tra le nubi sotto fitta nevicata , ma giunti alla Casati e' di nuovo sole . Mezz'ora di sosta tra cibo e ramponaggio, e puntiamo al Cevedale. Traccia ottima , meteo anche per 40' , poi ancora nubi ,neve e vento forte. Sul cambio di pendenza la traccia sparisce , gli accumuli nevosi arrivano a 60 cm , arrivare in vetta e' dura e ci aiuta la conoscenza del percorso (normale 4 anni fa' e in discesa 2 anni orsono dopo essere saliti dalla parete Nord). In vetta e' bufera , con un pallido sole che filtra tra le nubi a rendere l'atmosfera surreale.Una breve schiarita ci convince a proseguire . Scendiamo verso la cresta del Monte Rosole , con un'alternarsi di schiarite e visibilita' zero che ci costringono a vari stop. Non c'e' traccia e la neve e' al ginocchio. La cresta e' in condizioni invernali , con ghiaccio e neve impastati alla roccia . Suggestivo il traverso esposto su solida roccia rossa in prossimita' della vetta (M 3529), con roccia verglassata e bufera a ricordare quanto e' severa la montagna . Ancora qualche passo di II° in dearrampicata e intravediamo il Bivacco Colombo, CAI Seregno (M 3470) .
Vi entriamo alle 19.50 , fuori e' sempre bufera (-8°C,raffiche forse a 30 nodi , visibilita' scarsa). Alla faccia del meteo che recitava :"nuvolosita' sparsa , in dissolvimento dal pomeriggio". Dentro in questo momento per noi e' una reggia nonostante il tanfo di muffa e i 3°C. Il bivacco ha 9 posti in cuccetta, materassi,cuscini e una trentina di coperte di lana , tavolino e 4 sgabelli , fornelletto a gas , mancano le stoviglie. Noi siamo attrezzati e prepariamo un'ottima cena , dopodiche' fondiamo la neve per l'indomani. La nottata e' accompagnata dall'ululare del vento. La quantita' di neve e l'assenza di traccia costringerebbero ad un terzo giorno per chiudere il giro, ma il 18 abbiamo impegni e quindi ce la prendiamo comoda : sveglia alle 5.00 colazione e foto con alba mozzafiato. Oggi il meteo ha azzeccato : cielo terso , vento debole , -9°C. Ci incamminiamo alle 7.00 verso il Palon De La Mare con il vasto pendio glaciale lavorato dal vento e un manto di neve "gessosa" faticosissimo da battere. Ben due ore di fatica per arrivare in vetta (3703 M). Qui il panorama e' eccezzionale a 360°. Incontriamo cordate provenienti dal rifugio Mantova , ne vediamo in discesa dal Cevedale verso il Rosole , ma dal Monte Vioz verso il proseguio della traversata e' tutto intonso. Non abbiamo proprio voglia di massacrarci a batter traccia , quindi ci concediamo lungo tempo ad ammirare le belle Dolomiti , la severa Presanella il glaciale Adamello , il Gran Zebru' in abito bianco con tanti puntini scuri sul ghiacciaio superiore. Poi giu' dalla normale con cautela perche' anche se il ghiacciaio e' chiuso potrebbe celare crepacci , fino al Branca , dove davanti ad una fresca birra continuiamo ad ammirare estasiati il bacino dei Forni , candido come non mai ad agosto.Foto su fb Castiglioni Giovanna. P.S.: condizioni accettabili per via dell'innevamento che ha reso malagevole la progressione su ghiacciaio.
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