|
ORTLES HINTERGRAT, 18/07/2014 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | WILDLIFE |
Regione | Trentino Alto Adige |
Partenza | Solda (1850 m) |
Quota attacco | 2661 m |
Quota arrivo | 3905 m |
Dislivello della via | 1300 m |
Difficoltà | AD+ ( pendenza 40° / IV- in roccia ) |
Esposizione in salita | Sud-Est |
Rifugio di appoggio | rifugio del coston |
Attrezzatura consigliata | Da alpinismo d'alta quota, qualche rinvio una mezza da 60.
utili ma non indispensabili friend's e dadi dove serve sono presenti chiodi e cordini basta sapersi muovere sul III |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Eccellenti |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Era da un pò che volevo fare questa cima e finalmente dopo 2 anni di frequentazione (seria) della montagna mi capita l'occasione che sfrutto al volo .
La salita dalla hintegrat e discesa dalla normale risulta uno dei più classici e frequentati giri ad anello delle alpi. Il primo giorno saliamo nel pomeriggio alla volta del rifugio del coston o hintergrat hutte come e più comune chiamarlo in zona il cielo e a tratti nuvoloso con una nuvola nera che sovrasta la cima dell'ortles , le previsioni chiamano bel tempo e con la speranza che quella nuvola se ne vada ceniamo e andiamo a coricarci. Il giorno seguente la sveglia e verso le 4 e dopo una colazione veloce e leggera ci incamminiamo lungo la morena che porta all'attacco della cresta, nella parte bassa si risale un ghiaione che porta ad un pendio nevoso che finisce ad una selletta da dove partono i primi passi di arrampicata ( roccia spesso instabile occhio hai proiettili delle cordate sopra ), stupendo il panorama sulla nord del gran zebrù e sui cevedali. da li si continua su cresta alternando spesso passi di II a pochi passi di III, questo fino alla signalkopf a quota 3725 mt che risulta essere in caso di maltempo il limite massimo da cui far rientro. A questo punto iniziano ad aumentare le difficoltà, con una breve doppia ( attrezzata fittone in loco) ed un tiro in traverso, si aggira sul lato sinistro la cima della signalkopf fino a portarsi di fronte al passo chiave della via, si tratta di una fessura di IV- non banale sopprattutto con i ramponi ( noi li abbiamo tolti ) ma volendo facilmente azzerabile, poi si continua con un diedro di III che porta fuori temporaneamente dalle difficoltà. Si continua ancora su cresta fino ad arrivare alla base dell' ultimo tratto più impegnativo della via, si risale una paretina di III fino ad incontrare una sosta con cordone, da li con un ultimo tiro di IV- (unto) si esce dal tratto roccioso e poi in poco tempo si arriva in vetta tramite un ultimo tratto di cresta nevosa. Bello il panorama sulla zona, abbiam trovato la croce ancora sepolta per metà... Da li breve ristoro e giù lungo la via normale che di normale ha solo il nome, assolutamente da non prendere sotto gamba sia per i crepacci che per il tratti rocciosi in parte protetti sotto il bivacco lombardi ( in discesa consigliata una doppia per scendere da dei risalti rocciosi poco prima delle catene vari fittoni in loco), da li per sentiero non sempre evidente si raggiunge il rifugio Payer e poi per sentiero finalmente normale si raggiunge il tabarretta e poi il paese di Solda. Discesa lunghissima praticamente d'obbligo una sosta con birra/ristoro al Payer, condizioni della via in ottimo stato innevamento giusto e giro panoramico, lunga cavalcata in compagnia dell'onicer fitman e di 2 simpatici ragazzi polacchi con i quali abbiamo condiviso parte della discesa soprattutto i tratti più diffoltosi prima di arrivare al Payer. Foto 1 lungo la prima parte della cresta bello il gren zebrù sullo sfondo Foto 2 la fessura del passaggio chiave della via Foto 3 la cresta vista dall'alto poco prima della vetta |
Report visto | 2526 volte |
Immagini | |
Fotoreport | |