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   transcoca nordovest, 03/07/2014
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Onicer  oscarrampica   
Regione  Lombardia
Partenza  centrale di armisa  (1100 m)
Quota attacco  200 m
Quota arrivo  3050 m
Dislivello della via  750 m
Difficoltà  AD+ ( pendenza 55° / II in roccia )
Esposizione in salita Nord-Ovest
Rifugio di appoggio  bivacchi resnati e corti
Attrezzatura consigliata  2 picche corda 30 mt viti da ghiaccio
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Seconda uscita col buon nadir(wildlife) e seconda epopea.velocissimia salire complice una neve sempre trasformata e dura partiamo alle 4 dal resnati e alle 7 siamo fuori dal canale solo che abbiamo preso l’uscita a dx(un pelo più ripida pendenza sui 55°-60° ) e dopo aver rimontato il roccione sommitale sulla dx ci accorgiamo dell’errore: disarrampichiamo e per cresta a sx e traverso in neve recuperiamo l’uscita giusta: alle 8 siamo in cima al re delle orobie . non cè un filo di vento e stiamo al sole senza fretta a riscaldarci fino alle 9.
Decidiamo visto che è presto di non ridiscendere il canale ma di scendere per la parete ovest .
La neve resta sempre dura e le pendenze attorno ai 50 per cui perdiamo quota con cautela fino a che nell’ennesimo canale ghiacciato mi si spezza il rampone:la neve è troppo dura per bucarla con lo scarpone. Nadir risale, mi assicura con 2 viti e mi recupera poi su un canalino ghiacciato laterale alla parete rocciosa:lo scarpone scivola come un anguilla ma trovo un sasso stabile sul quale appoggiarmi e fasciarmi con del nastro il rampone allo scarpone.
Nadir si assicura come può e mi cala per 2/3 tiri di 30 mt:siamo chiaramente fuori via ma troviamo un anello di calata non sufficiente a calarci dal salto con la nostra corda da 30 mt ma fortunatamente a dx troviamo un pendio sfasciumato che ci deposita sull’ennesimo pendio nevoso e duro che scendiamo (io con un solo rampone) fino alla conca dei giganti che raggiungiamo alle 14!
Risaliamo al passo coca su neve ancora abbastanza dura da ramponi stanchi di sole fatica e tensione alle 15 .30 e dopo sosta ci buttiamo giù per la vedretta del marovin:la terminale rocciosa va superata sulla sx di discesa per rocce scabrose ma semplici: tra lingue di neve e altre paretine da disarrampicare raggiungiamo il resnati alle 17. Riordiniamo bivacco e materiale ealle20(dopo 16 0re di odissea) siamo all’auto alla centrale di armisa.
Nota di folklore:dopo 5 km d’auto credo a sazzo in una trattoria dispersa nel nulla in cerca d’altra coca( lattina stavolta) e dopo esserci lasciati alle spalle il Paradiso vi troviamo la Paradiso(Maurizia).
Inenarrabili i 5 minuti passati a ridere con lei dop 16 ore di pathos!!!
foto 1 canale nord dall'alto
foto 2 in cima al coca prima della croce
foto 3 in rosso la via in verde il nostro percorso
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