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   Finsteraarhorn, via normale, 06/08/2008
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Onicer  grigna   
Regione  Svizzera
Partenza  Finsteraarhornhutte  (3040 m)
Quota attacco  3250 m
Quota arrivo  4274 m
Dislivello della via  1000 m
Difficoltà  PD ( pendenza 35° / II in roccia )
Esposizione in salita Varia
Rifugio di appoggio  Finsteraarhornhutte
Attrezzatura consigliata  Da alpinismo.
Itinerari collegati  Finsteraarhorn (4274m), via normale
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Il Finsteraarhorn, da sempre una cima ammirata e rimirata dalle nostre Prealpi, (i meno esperti lo confondono con il Cervino) ha sempre destato in me particolare ammirazione per via della sua forma piuttosto slanciata ed elegante. Mi dicevo chissà se prima o poi riuscirò a salirci….
Sveglia alle 3 e colazione alle 3.30 insieme ad un’orda di alpinisti anch’essi diretti al Finsteraarhorn. Siamo veloci però e riusciamo a partire prima della ressa. Davanti a noi solo la guida (soprannominata da noi Magnum PI per la somiglianza con il famoso personaggio) con due clienti inglesi (in cima al Finsteraarhorn con i jeans…) e una coppia che superiamo in un tratto di ghiacciaio scoperto e complicato per via del buio. In meno di due ore siamo alla Fruhstuckplatz dalla quale ci abbassiamo sul sottostante ghiacciaio che risaliamo poi fino alla Hugisattel.
Una cresta di 200 metri di dislivello ci divide dalla vetta. Dopo un inizio molto titubante in cui ero molto scoordinato prendo coraggio e fiducia e risalgo abbastanza facilmente i bei passaggi rocciosi lungo la cresta NW capitanato dal grande Catena. Alcuni passaggi sono molto estetici e guardano verso l’abisso ma, concentrato, riesco a superare le mie tensioni e giungo in vetta soddisfattissimo.
Stretta di mano ai compagni, foto di vetta, foto al panorama incredibile che si gode da lassù, un Himalaya in miniatura e poi giù di nuovo lungo la cresta che nel frattempo si affolla costringendoci a numeri da circo per scendere. Tornati all’Hugisattel, dopo aver superato dei crepacci davvero al limite, in un’ora siamo fuori dai pericoli e ci resta solo il sentiero che ci riporta al rifugio.
Il pomeriggio trascorre ancora tra Ròsti, pennichella, foto finchè arriva un bel temporalino a vivacizzare la serata.
La cena questa sera è eccezionale. A parte la minestra con cipolle, arriva una marmitta piena di spaghetti da condire con dell’ottimo ragù molto speziato. Credo che mezzo chilo di pasta a testa ce lo siamo mangiati, soprattutto io e il Catena…meringa come dolce.
Dopo cena, grande spettacolo con 50 alpinisti davanti al televisore per vedere le previsioni del tempo. Sembrava di assistere a quelle scene di inizio anni 50 quando c’era una tv su 100 famiglie e alla sera ci si riuniva per vedere carosello. Terminate le previsioni, tutti a letto.
Una nota sulla Finsteraarhornhutte. Recentemente ricostruita è un autentico albergo con grande cordialità da parte dei gestori (2 famiglie con mogli, figli). Camere stupende con lettini in legno, alcuni a una piazza e mezza, pulizia che quasi nemmeno a casa mia c’è, bagni profumati, insomma starci anche una settimana non sarebbe un peso….
FOTO 1: l'alba ci coglie tra la Fruhstuckplatz e l'Hugisattel.
FOTO 2: la vista verso W dalla vetta del Finsteraarhorn.
FOTO 3: fuori dai pericoli ci si concede un relax.
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