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Pizzo Bernina, Cresta N, Biancograt, 05/07/2008 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | guidoval |
Regione | Svizzera |
Partenza | Pontresina (1774 m) |
Quota attacco | 3430 m |
Quota arrivo | 4049 m |
Dislivello della via | 1500 m |
Difficoltà | D- ( pendenza 40° / IV in roccia ) |
Esposizione in salita | Nord |
Rifugio di appoggio | Capanna Tschierva |
Attrezzatura consigliata | corda da 60, piccozza, ramponi, casco, 4 o 5 rinvii, un paio di viti da ghiaccio e un paio di friend misura media |
Itinerari collegati | Pizzo Bernina (4049m), Cresta N, Biancograt |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | giorno 1 Pontresina-Tschierva per la Val Roseg, giorno 2 Tschierva-Bernina-discesa per la normale fino a sopra il Marco & Rosa, risalita alle terrazze Bellavista, discesa della Fortezza fino all' Isla Persa,ghiacciaio di Morteratsch fino al fronte, stazione di Morteratsch del trenino delle Retiche, autostop fino a Pontresina.
Alla Tschierva consultare le foto dell'itinerario attualmente consigliato per la Fuorcla Prevliousa e obbedire a quello che dicono gli Svizzeri. Sulla morena,dopo qualche minuto dalla Tschierva, è facile sbagliare e scendere verso il Roseg...stare alti e tenere la sinistra, non come noi e quelli che abbiamo seguito! (stessa cazzata di 20 anni fa...)Sulla via e in discesa sulla Fortezza spit, ancoraggi e anelli in quantità stra-abbondante, che senza via obbligata da neve e ghiaccio possono perfino confondere, in qualche punto. Secondo me sulle rocce la conserva protetta medio-lunga è veloce e sicura, poi ognuno decide se rinviare o no, di volta in volta. Direi che una corda da 30 m va bene.Il primo tratto dalla Fuorcla è fattibile tranquillamente senza ramponi, anzi si possono togliere già dalla ferrata sottostante, anzi evitando il ghiaccio affiorante qua e là sul primo ghiacciaietto che si incontra,si possono evitare del tutto dalla Tschierva al traverso in salita diagonale che porta dalle rocce all' ultimo triangolino roccioso da cui parte la cresta di neve. Complimenti alla Giulia, che è di Reggio Emilia e non di Chamonix o di Nembro, e che è una vera dura. |
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