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| Zucco di Pesciola, canale Nord (Madunìna), 26/05/2013 | Tweet |
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| Onicer | Pierpaolo
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| Regione | Lombardia |
| Partenza | Valtorta Ceresola (1340 m) |
| Quota attacco | 1850 m |
| Quota arrivo | 2092 m |
| Dislivello della via | 250 m |
| Difficoltà | F ( pendenza 40° ) |
| Esposizione in salita | Nord |
| Rifugio di appoggio | Lecco |
| Attrezzatura consigliata | Da alpinismo invernale (piccozza e ramponi) |
| Itinerari collegati | Zucco di Pesciola (2092m), canale Nord (Madunìna) |
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| Rischio valanghe | 1 - Debole |
| Condizioni | Ottime |
| Valutazione itinerario | Ottimo |
| Commento | E’ nuovamente domenica. La novità, abbastanza clamorosa visto l’andazzo dell’ultimo periodo, è che a questo giro saremo risparmiati dal meteo che dovrebbe perciò essere clemente. C’è dunque la cornice, ma manca l’opera vera e propria perché a causa di impegni fino all’ultimissimo momento non ho potuto studiare un possibile percorso per oggi. Mi viene però in aiuto proprio onice.it, basta infatti un rapido sguardo ai report del sabato per decidere a tempo di record, a differenza delle mie tempistiche solitamente più lunghe, che oggi ci dirigeremo verso lo Zucco di Pesciola per l’inedito Canale della Madonnina. Siamo dunque al piazzale di Valtorta Ceresola, base di partenza della nostra escursione, accolti da raffiche di vento freddine che ci tengono belli pimpanti. Per non perdere troppo tempo decidiamo di risalire direttamente le piste e di puntare il Rifugio Lecco facendo una via praticamente retta, seguendo le tracce di chi ci ha preceduto, cosa che peraltro ci agevola il cammino dove la neve aumenta di spessore. Arriviamo ai Piani di Bobbio in un clima abbastanza surreale, perché il paesaggio circostante in stile pienamente invernale è in forte contrapposizione con il sole che in questo periodo dell’anno ha già ampiamente sembianze estive, salendo bello alto in cielo. Puntiamo a questo punto il vallone dei camosci e notiamo persone intente a salire e scendere l’omonimo canale che conduce allo Zuccone Campelli. Come ci aspettavamo, da questa prospettiva il nostro canale sembra invece non esistere nemmeno, incassato e nascosto dalle bastionate rocciose del Pesciola. Abbiamo con noi le ciaspole, ma ci rendiamo conto che probabilmente oggi saranno superflue perché le peste di chi è passato prima di noi hanno creato una traccia ben solcata e si procede perciò abbastanza agevolmente anche senza. Attraversiamo il vallone colmo di neve e le pendenze di salita cambiano drasticamente, è giunto il momento di fare sul serio, non a caso poco dopo il nostro canale si mostrerà finalmente a noi, facendoci pregustare il fatto che la salita sarà sicuramente remunerativa. Calziamo i ramponi e ci lanciamo nella parte più interessante dell’escursione, con passo abbastanza svelto agevolato anche in questo caso dalla traccia ben solcata. E’ stupefacente constatare come nonostante il periodo e l’ora centrale della giornata, la neve sia praticamente perfetta, in stile invernale con uno strato superficiale di neve recente parzialmente rigelato che poggia su un fondo molto duro. Vista la brevità del canale in men che non si dica siamo al colletto di uscita, ci manca solo un breve tratto di cresta quasi tutto pulito e siamo in vetta. Estasiati dagli scenari che questo posto sa sempre offrire, non sostiamo però troppo a lungo e ci gettiamo a ritroso ripercorrendo la via di salita, su neve che fino in fondo al canale terrà ancora le buone condizioni iniziali. Felici e soddisfatti andiamo a goderci il meritato riposo al Rifugio Lecco, baciati dal caldo sole provvidenziale a compensare l’arietta frizzantina, per poi rituffarci verso Ceresola seguendo questa volta un percorso molto meno diretto rispetto a quello di salita mattutino. Uscita odierna organizzata in quattro e quattr'otto ma azzeccatissima dunque!
Foto 1: in avvicinamento Foto 2: nel canale Foto 3: in vetta |
| Report visto | 2540 volte |
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| Immagini |    |
| Fotoreport | |
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