|
Weisshorn, 08/08/2012 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Federico |
Regione | Svizzera |
Partenza | Randa (1400 m) |
Quota attacco | 3000 m |
Quota arrivo | 4505 m |
Dislivello della via | 1600 m |
Difficoltà | PD ( pendenza 45° / III in roccia ) |
Esposizione in salita | Varia |
Rifugio di appoggio | Weisshorn hutte 2932 |
Attrezzatura consigliata | Da alpinismo |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Salita al rifugio il giorno prima per bel sentiero piuttosto ripido nel primo tratto fino a 2300 m (Baite con fontana – Jatz alpe). Bellisssima la vista sul gruppo del rosa, Nadelgrat, Dome de Mischabel e Tashhorn. Sviluppo 6,5 Km. Tempo indicativo 3 ore.
La salita si sviluppa dal rifugio per un sentierino 10-15’ fino al ghiacciaio verso NO su terreno pianeggiante e/o in discesa si raggiunge la barriera di rocce a sinistra. Bisogna imboccare un canalino (vedi foto) che ci permette di superare la barriera, conviene il giorno prima con la luce andare avedere questo passaggio, un po' difficile da trovare al buio. In alternativa si può aggirare la costola rocciosa stando più bassi (più lungo ma senza difficoltà). Questa variante è preferibile in discesa quando nel pomeriggio dal percorso precedente cola tantissima acqua. Si risale il pendio glaciale verso nord e superando delle roccette (II) si arriva ad un terrazzo. Si attraversa in salita un pendio di neve verso NO e si raggiunge la prima costola rocciosa che scende dalla cresta. Questo tratto del percorso è molto ostico al buio e bisogna stare attenti a non andare fuori via. Se dalla neve si attacca subito un diedro camino ben appigliato con uno spit alla partenza ed anello di calata alla fine e si seguono dopo tutti gli omini si va molto bene. Questo tratta è molto pericoloso soprattutto in discesa per la caduta di sassi dalle cordate sopra. Arrivati a quota 3916 circa (Fruhstuk platz – letteralmente punto per la colazione) inizia la bellissima cresta di roccia che si segue interamente con una divertente arrampicata (max III). questo tratto è ben attrezzato con possibilità di integrare. Gli ultimi due gendarmi si superano sulla destra. Poi la cresta diventa nevosa con alcuni tratti più ripidi ma non difficile e condizionato molto dalla neve. Oggi in ottime condizioni e la si segue sul filo fino alla vetta (4506 metri). Per la discesa si segue lo stesso percorso. Lo sviluppo dal rifugio andata e ritorno è di 9 Km circa. Il tempo impiegato indicativo è di 6 ore per la salita e 4 ore per la discesa. Partecipanti : Luigi, Roby ed io Foto 1: la parte iniziale con il passaggio descritto Foto 2: sulla seconda parte della cresta rocciosa Foto 3: in prossimità della vetta |
Report visto | 2525 volte |
Immagini | |
Fotoreport | |