|
Traversata dei Domes de Miage, 26/06/2011 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | grigna |
Regione | Francia |
Partenza | Les Contamines Montjoie (Savoia) (1180 m) |
Quota attacco | 2600 m |
Quota arrivo | 3672 m |
Dislivello della via | 1400 m |
Difficoltà | PD ( pendenza 40° / I in roccia ) |
Esposizione in salita | Varia |
Rifugio di appoggio | Refuge Tre la Tete e Refuge des Conscrits |
Attrezzatura consigliata | Piccozza, ramponi e corda. Attualmente non serve nient'altro. |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Da tempo desiderata, finalmente ecco compiuta questa splendida cavalcata lungo tutte le cime dei Domes de Miage.
Abbandonati dal Lezzenese, rimaniamo soltanto io, Nano e il biondo Fabione. Con tutta calma affrontiamo il viaggio fino a Les Contamines dove parcheggiamo a Le Cugnon. Da qui, con zaini abbastanza improponibili, iniziamo la salita verso il Refuge des Conscrits. Dopo poco meno di 2 ore raggiungiamo il Refuge Tre la Tete gestito da una simpaticissima e attraente rifugista della quale il biondo si innamora immediatamente. L’indomani andremo a farle visita per il pranzo. Con andatura forsennata dettata sempre dall’instancabile Nano, in altre 2 ore raggiungiamo il Refuge des Conscrits dopo aver superato un tratto del Glacier de Tre la Tete, ricoperto da detriti, e una serie di scale piuttosto impressionanti a picco sul ghiacciaio stesso. Nei pressi del rifugio individuiamo una simpatica piazzola dove montiamo la nostra tenda, attorniata da curiosi stambecchi piuttosto abituati alla presenza degli umani. Dopo un breve riposino entriamo nel rifugio alla ricerca di qualcosa da mangiare. Aspettando più di un’ora rimediamo della minestra di lenticchie e un pistolotto per cani composto da una specie di riso soffiato mischiato a carne e peperoni. Anche i francesi devono imparare da noi in fatto di cucina…. Verso le 22 ci infiliamo nei nostri sacchi a pelo con l’intenzione di svegliarci alle 3. Purtroppo le batterie scariche dell’orologio bloccano la sveglia e quando ci accorgiamo sono praticamente le 4. Pas mal, ci prepariamo in fretta e ci avviamo verso il Glacier de Tre la Tete. Lo risaliamo fino al Col de Dome trainati dal solito Nano sempre più indemoniato. Mentre tutte le cordate snobbano la cima W noi andiamo a farci una visitina omaggiando così la nostra grande Italia. La cima infatti segna il confine tra Francia e Italia. Ritornati al colle percorriamo tutta la cresta dei Domes de Miage su ottima traccia e ottima neve fino a un traverso piuttosto ripido discendente che mette a dura prova le caviglie. Giunti al Col de la Berangere, un tratto in cresta di misto ci deposita sull’ultima cima della giornata, l’Aiguille de Berangere. Da questa cima, comodi nevai ci permettono di arrivare a 2 passi dalla tenda. Smontato il tutto non ci resta che la massacrante discesa fino a Les Contamines interrotta solo da un grandioso omelette da Lisa, la rifugista molto carina del Refuge Tre la Tete. Giunti all’auto ci aspettano ben 5 ore di traffico infernale per ritornare a casa. Gita grandiosa in ambiente superlativo e in compagnia di grandi personaggi. Oggi più che mai ci sta: eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee a tuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuutalor Qualche nota tecnica: il 1° giorno sono circa 1500 m di dislivello per raggiungere il Refuge des Conscrits. Il 2° giorno sono 1400 m di dislivello in salita e 2700 in discesa, una bella scammellata insomma. Partecipanti: io, Nano e il Biondo Fabione FOTO 1: in prossimità del Refuge des Conscrits. FOTO 2: lungo la cresta della cima Centrale dei Domes de Miage. FOTO 3: il tratto di misto dell'Aiguille de Berangere. Domani seguirà report completo. |
Report visto | 2525 volte |
Immagini | |
Fotoreport | |