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Spraunzagrat (Piz Morteratsch), 29/07/2007 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Luca Bono |
Regione | Svizzera |
Partenza | nei pressi della C.nna Boval (2400 m) |
Quota attacco | 3100 m |
Quota arrivo | 3751 m |
Dislivello della via | 700 m |
Difficoltà | AD+ ( pendenza 30° / III in roccia ) |
Esposizione in salita | Nord-Est |
Rifugio di appoggio | Chamanna Boval (CAS) |
Attrezzatura consigliata | da alpinismo in quota, cordini e protezioni veloci |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Con le ali tarpate sul fronte roccia causa mancanza di compagni, propongo al rosso questo itinerario fisicamente piuttosto impegnativo nonostante le mie condizioni di salute non proprio perfette. Raggiungiamo la Boval sul far della sera e dormiamo in perfetto rosso-style all' adiaccio coi sacchi sopra un casottello nascosto da un masso poco sotto il rifugio. La sveglia suona piuttosto tarda il giorno dopo e con tutta calma partiamo verso le 5.30 alla volta dell'attacco. Il primo risalto della via è piuttosto insignificante come arrampicata e tra questo e il secondo abbiamo qualche dubbio sull'effettiva direzione da seguire finchè segni inequivocabili descritti nella relazione e l'immagine della cresta davanti a noi ci riportano nella certezza. Da qui il percorso è assolutamente evidente e l'arrampicata diventa brillante con roccia ruvida e molto bella con qualche bel passo di III (per il resto II). Abbiamo precorso tutta la via con la corda nello zaino, il che ha dato un sapore di grande libertà alla progressione e ha reso in velocità compensando la mia lentezza data dalla disabitudine alla quota e da fastidiosi problemi intestinali. In discesa sulla normale ci manteniamo sulo filo di cresta per evitare i crepi (ghiaccio vivo sul percorso).
Ambiente molto isolato e vista spettacolare sul torrmentato ghiacciaio del Morteratsch. Peccato per la discontinuità della prima parte di percorso, la parte alta è davvero divertente con passi interessanti e roccia sempre ottima. Neve praticamente assente sulla via di salita a parte 50 m di calotta finale che conducono agli sfasciumi della cima.Discesa da non sottovalutare per pendii ghiacciati. Solo 2 crepi piccoli stando sul filo di cresta. Molto utile la relazione presa dalla sezione report di On Ice nonchè i consigli telefonici del Dome. partecipanti: io e leonard the red one |
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