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   Monte Cordespino via NOVEMBER RAIN, 21/11/2024
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Onicer  garaca   
Regione  Veneto
Partenza  Rivoli Veronese - Falesia Serpele (200m)
Quota attacco  200 m
Quota arrivo  350 m
Dislivello  235 m
Difficoltà  TD- / 6a+ ( 5c obbl. )
Esposizione  Est
Rifugio di appoggio  nessuno
Attrezzatura consigliata  N.d.A. - 12 rinvii - serie di "amici"- coppia corde da 50m.
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Discrete
Valutazione itinerario  Buono
Commento Note:
Lo spigolo dove corre la via è caratterizzato da un lungo zoccolo erboso e da severe placche verticali sulla parte alta, superate grazie alla presenza di propizie fessure che le solcano, la roccia si presenta a tratti ottima e a tratti richiede attenzione specialmente sui terrazzini detritici dove bisogna evitare di muovere sassi. In ogni caso i tiri impegnativi sono stati attrezzati misti spit/cordoni rigorosamente dal basso. I tiri facili sono rimasti attrezzati in stile alpinistico.

Avvicinamento:
Parcheggiata l’auto nel posteggio della falesia di Serpele, raggiungere la falesia del Cubo per mulattiera e tracce, già in vista sotto delle prime case di fraz. Canale.(non semplice se non si conosce la zona. Abbiamo aggiunto vari ometti.) Arrivati alla falesia individuare l’ultima sosta della via dalla quale si fa la prima corda doppia. (tendendo a sx viso a valle). Una volta giunti a fianco di una nicchia con grande pianta effettuare la seconda doppia fino ad una grande cengia. Da qui seguire i bolli azzurri e poi quelli rossi fino alla base del ghiaione e poi ad un traliccio metallico. Tenere la destra (verso sud) su traccia fino ad individuare l'attacco.

Descrizione:
L1 – Salire verticalmente il diedro, usciti sostare su pianta (consigliato per l’attrito) o proseguire salendo verso destra e sostare su clessidra attrezzata con cordone. 20m.
L2- Spostarsi verso destra e salire un bel pilastrino lavorato con belle fessure . Superato il pilastro salire per rampa erbosa fino a raggiungere un ometto. Sosta su pianta.15m
L3– Salire verticalmente la rampa erbosa fino al termine dello zoccolo fino ad incontrare una sosta con spit+clessidra dove la roccia inizia ad impennarsi.40m.
L4– Parte più succosa della via! Salire la placca grigia fin sotto allo strapiombo giallo, risalire la roccia gialla dopo di che puntare una bella fessura verticale e seguirla. All’ultimo spit consigliamo di uscire a destra e proseguire sul pilastrino roccioso III per un paio di metri e non fare l’uscita più logica sull’ampia cengia a sinistra per la presenza di sassi. Sosta a spit.35m.
L5– Prendere la paretina verticale sullo spigolo, salirla fino ad uno strapiombetto che si evita traversando a sinistra. Verticalmente con qualche risalto detritico fino alla sosta.20m.
L6– Tiro di trasferimento, proseguire verso sinistra fino a destra spigolo principale e della parete bianca. Ometti. Sosta su spit.35m.
L7– Salire a destra della sosta su un facile ma delicato tratto di III per poi ritornare a sinistra. Salire verticalmente fino al pilastrino con fix poi una divertente placca (fix) con lama rovescia che arriva su un corridoio detritico di qualche metro. Poi un’altra breve placchetta che conduce ad una nicchia + sosta su fix. 30m.
L8– Ultima lunghezza che conduce alla sommità, dalla sosta su pianta proseguire a sinistra qualche metro fino alla placca e salire subito sempre verso sinistra; attenzione ai grandi massi instabili. Si giunge su un terrazzino, poi un altro facile risalto conduce ad una seconda parte pianeggiante; tenere la destra fino a non imboccare il diedro con cordoni. Sosta su evidente placca fix + anello.40m.

Giudizio Personale:
Sicuramente non è posto per climber puri, evitate.
La via è molto discontinua e fortemente alpinistica.
Arrampicata ESPLORATIVA rende bene l'idea.
Se invece non disprezzate una ” sana ” ravanata per giungere all’attacco, una arrampicata a volte delicata su roccia non sempre solida, ma che riserva tratti interessanti ed una lunghezza (L4) SUPER ! Fateci un giro.
Oggi vento freddo a rendere più hard il tutto.
Con l’amico Max.

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