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   Via Esculapio - Padaro (Arco), 27/09/2024
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Onicer  merenderos   
Regione  Trentino Alto Adige
Partenza  Arco (località Padaro) (500m)
Quota attacco  550 m
Quota arrivo  760 m
Dislivello  210 m
Difficoltà  D+ / VI ( VI- obbl. )
Esposizione  Est
Rifugio di appoggio  nessuno
Attrezzatura consigliata  n.d.arrampicata. Utili ma non indispensabili dadi e friends
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Bella e varia via sulla parete di Padaro. La parete asciuga molto in fretta grazie all’ottima esposizione. La via è continua sul grado, e il camino del secondo tiro è abbastanza stretto e ostico. La via è ben protetta, anche se qualche friends e nut può tornare utile per accorciare le protezioni presenti. Soste in ordine.
Superata la frazione di Padaro, salire ancora qualche centinaia di metri, fino ad un tornate stretto verso destra da cui parte il sentiero in direzione della parete (parcheggiare a lato sulla strada, pochi posti). Prendere il sentiero e dopo aver superato il ghiaione prendere la seconda deviazione verso destra che porta alla parete (alcune scritte blu su massi indicano dove sono le vie). La via rimane tra Elision alla sua sinistra, e la fiamma alla sua destra (10 min)

L1: Salire il muretto fino all’alto cordone. Proseguire con passi più semplici fino alla sosta, alla base del grande camino del secondo tiro (25m, V+, 2 crd)
L2: Salire nel camino, all’inizio stretto e ostico. Dove si stringe uscire aiutandosi con le buone prese sulla sinistra. Continuare ancora sempre nel camino fino alla sosta, che si raggiunge con un breve traversino verso destra (35m,VI, 2 spit, 2 ch, 4 crd)
L3: Salire leggermente a destra della sosta in verticale su placca leggermente fessurata (attenzione al lamone non proprio saldo). Poi più facilmente verso sinistra, fino alla sosta in una nicchia (25m, V+, 1 spit, 4 crd)
L4: Salire sopra la nicchia, e poi seguire la fessura obliquando verso sinistra. Salire poi in verticale su difficoltà crescenti, fino ad arrivare alla parete aggettante soprastante. Si traversa un paio di metri a sinistra delicatamente, e poi si sale un muretto di un paio dimetri per arrivare alla sosta (30m, VI, 3 fix, 1 ch, 3 crd)
L5: Salire la fessurina a destra della sosta (utile friend medio). Poi per risalti più facili fino alla cengetta boscosa dove si trova la sosta (15m, V+, 1 crd)
L6: Salire il canalino sopra la sosta e poi traversare a destra seguendo i cordoni. Possibile anche dalla sosta abbassarsi a destra un paio di metri, e poi salire direttamente al secondo cordone. Continuare per bella placca a buchi compatta, prima in verticale, e poi obliquando verso sinistra fino alla sosta su 3 crd su una piccola cengia (40m, V, 10 crd)
L7: Salire in verticale per placca lavorata fino alla parete strapiombante dove si trova una sosta. Rinviarla, ed andare a destra per traccia fino in fondo alla parete, dove si trova una sosta su spit e chiodo (35, IV+, 3 crd)
L8: Salire in obliquo verso sinistra con traverso delicato sotto uno strapiombino. Un paio di metri dopo il cordone salire in verticale (spit) superando uno strapiombino nel punto più facile. Da qui obliquare a destra, seguendo un canale con fondo terroso che porta ud una cengetta con un albero (possibile sosta per spezzare il tiro). Superare con passo difficile la pancia (ch con vecchio cordone), e poi continuare in verticale su roccia delicata. Salire ancora obliquando verso destra fino al bosco sommitale dove si sosta su albero (55m, V+, 3 fix, 1 ch, 2 crd)
DISCESA: Salire qualche metro nel bosco, e poi prendere la traccia a destra (viso a monte) che in breve porta ad un terrazzino dove poco sotto si trova la prima calata (presenza di un libro di vetta).
Con una calata da 20 m si arriva ad una cengia erbosa. Seguirla a destra (viso a valle) per una quindicina di metri, e poi scendere disarrampicando alcune roccette nel bosco (attenzione-qualche piccola freccia blu), fino ad un terrazzino, da cui parte una calata da 35 metri che porta ad un albero cordonato. Da questo con una calata nel vuoto da 50 metri si arriva ad un avancorpo staccato dalla parete a cui si arriva facendo un pendolo di qualche metro. Non calarsi all’interno dell’enorme camino. Dall’avancorpo si scende verso sinistra (viso a valle) disarrampicando alcune roccette. Da qui per traccia e sentiero si ritorna alla strada asfaltata.

Foto1: L2
Foto3: L3
Foto4: L7
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