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Cresta sudovest - Monte castello di Gaino, 09/06/2024 | Tweet |
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Onicer | merenderos
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Regione | Lombardia |
Partenza | Gaino (350m) |
Quota attacco | 370 m |
Quota arrivo | 870 m |
Dislivello | 500 m |
Difficoltà | AD / III+ ( III+ obbl. ) |
Esposizione | Sud-Ovest |
Rifugio di appoggio | nessuno |
Attrezzatura consigliata | n.d.arrampicata. Qualche friends e cordino |
Itinerari collegati | nessuno |
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Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Bella cresta con vista lago e dal notevole sviluppo. La via è quasi tutta da attrezzare, a parte qualche raro chiodo. La roccia è molto lavorata, e si presta bene per le protezioni veloci e le clessidre. Se si sceglie il percorso più semplice le difficoltà non vanno oltre il III-III+. Possibili varianti più difficili.
Ideale nelle mezze stagioni e in inverno. Qualche bollo giallo e rosso un po’ scolorito segnano il percorso, anche se non è mai così obbligato. Si arriva a Gaino, e si sale verso la scuderia castello (via Camerate) su ripida strada. Poco oltre sulla sinistra c’ è uno spiazzo, vicino a dei pannelli fotovoltaici, dove si parcheggia. Da qui si sale a piedi seguendo la strada e le indicazioni per la palestra di arrampicata. Continuare sulla strada principale fino a quando non si trova una sbarra, e si prende un sentiero sulla sinistra. Lo si segue fino a traversare un canale sassoso. Poco oltre si arriva alla falesia. L’attacco è dopo i primi tiri sulle lisce placche, e sale in un diedro canale a sinistra di un grosso albero. Possibile salire anche da uno dei tiri spittati a destra (20 min) La cresta può essere percorsa sia a tiri che in conserva. Salire nel diedro, e poi, dopo l’albero, piegare a destra fino a due soste a spit. Salire senza percorso obbligato con bella arrampicata fino ad arrivare in cima al primo grosso intaglio boscoso. Fino a qui sono circa 4/5 tiri di corda. Dal pulpito si va verso sinistra (ometto), e poi si scende nel bosco per vaga traccia (possibile via di fuga scendendo nel bosco a destra), fino alla paretina successiva, dove è presente un chiodo. Salirla o aggirarla sulla destra, e poi continuare sulla cresta fino ad un piccolo intaglio. Salire la placca successiva fino ad un chiodo sulla parete verticale di fronte. Da qui scendere verso destra aggirando il torrione. Salire poi per traccia nel bosco fino ad un breve diedrino che sale verso sinistra, e che riporta in cresta. Da qui salire qualche metro e poi spostarsi sullo spigolo a destra (possibile salire sulla placca di sinistra (chiodo) su difficoltà maggiori. Continuare in un canalino un po’ vegetato fino a ritornare in aperta cresta. Da qui si prosegue fino ad una bella parete con bollo del 122 alla base e chiodo. La si sale con divertente arrampicata. Si continua per terreno più semplice tra roccette e tracce fino ad arrivare in cima. Da qui si inizia a vedere la croce ancora molto distante. Si seguono i segni e dei bolli numerati, fino a scendere in un profondo intaglio a ridosso di un ultima paretina. Qui è possibile abbandonare la salita scendendo nel sentiero a destra. Superata la paretina si prosegue in orizzontale su traccia fino alla croce. DISCESA: Dalla croce si continua in cresta nella direzione opposta a quella di salita. Si prende la traccia che scende a sinistra su sentiero attrezzato. Dopo qualche svolta, e un tratto in falsopiano si arriva ad un bivio, in corrispondenza di una sella, dove bisogna scendere verso destra. Si seguono i bolli scendendo per traccia ripida fino ad un sentiero più marcato che riporta alla strada asfaltata fatta all’andata (1 h). |
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Immagini | |
Fotoreport | |
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