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Campanile Basso di Brenta, via Normale, 05/10/2023 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | luca.trovesi |
Regione | Trentino Alto Adige |
Partenza | Madonna di Campiglio - Vallesinella (1513m) |
Quota attacco | 2610 m |
Quota arrivo | 2883 m |
Dislivello | 270 m |
Difficoltà | D / IV+ ( IV obbl. ) |
Esposizione | Varia |
Rifugio di appoggio | Se in questa stagione i bivacchi invernali |
Attrezzatura consigliata | NDA - sorgente Catullo Detassis all'inizio delle Bocchette Centrali |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Eccellenti |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | I miei due carissimi amici Claudia e Peppino riescono a prendersi qualche giorno dal lavoro e così anche io: al volo combiniamo 3-4 giorni da passare insieme all’insegna dell’arrampicata sportiva e lacustre.
Il primo giorno familiarizziamo con la roccia scalando qualche tiro di corda a Sanico ed allenandoci con le doppie. Dopodiché ci rilassiamo un po’ al lago tuffandoci dal molo: il clima ancora mite e l’assenza di turisti permette veramente di godere in questo periodo del lato più bello del Benaco! La sera ceniamo con Thelma e ci congediamo con l’idea di passare la mattinata ad arrampicare in free solo sulla Parete Serenella tuffandoci ancora nel lago, che bell’esperienza! Dormiremo al bivacco invernale del Brentei che, grazie alla sua comodità e al perfetto isolamento ci regala un’ottima notte di riposo. La mattina presto il cielo è limpido e la giornata non fredda. Attacchiamo l’arrampicata con il sole che sorge dietro la Paganella sopra un mare di nebbia, da soli in tutto il Brenta e felici di poter ammirare i bellissimi monti circostanti. I tiri sono tutti epici, è la classica via dolomitica di IV fisicamente abbastanza stancante ma varia e di soddisfazione. I miei due amici (alla loro prima via lunga di arrampicata) sono rapidi e si divertono tantissimo. Ridiamo, ci rilassiamo e beneficiamo della bellezza della roccia: essa addirittura migliora salendo fino ad arrivare alla magia dei tre tiri sopra lo stradone provinciale dove, oltre ad assaporare la storia della conquista di questo monolite si rimane incantati dall’eleganza della progressione. In vetta siamo emozionati: ci concediamo dieci minuti e poi via con le doppie con cui arriviamo alla base al buio autunnale delle 20. Dormiamo un’altra notte al Brentei, cullati dalle stelle e dal Brenta attorno a noi. Lungo ritorno all’auto e sosta a Tione per mangiare, prima di rimetterci in viaggio: i miei amici verso la Toscana dove risiedono, io per casa dove assisterò per tre giorni al bellissimo Festival della Montagna di Toscolano-Maderno ad una delle sue prime edizioni dove, neanche a farlo apposta, scaleremo il campanile parrocchiale di Toscolano. Non mi resta che ringraziare Peppino e Claudia per la fiducia e l’amicizia che hanno in me, i monti e la fatica che ci permettono di fortificare i legami tra noi. FOTO 1: Inizia ad albeggiare all’attacco FOTO 2: Peppino in uscita dalla Parete Pooli FOTO 3: Felici in vetta |
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