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   Punta Emma, Via Steger e Torre Delago, Spigolo Piaz, 08/10/2022
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Onicer  Zeno   
Regione  Trentino Alto Adige
Partenza  Munciòn (1450m)
Quota attacco  1949 m
Quota arrivo  2790 m
Dislivello  800 m
Difficoltà  D / V+ ( IV+ obbl. )
Esposizione  Varia
Rifugio di appoggio  Numerosi rifugi della Valle del Vajolet
Attrezzatura consigliata  Normale attrezzatura da arrampicata classica su roccia
Itinerari collegati  Torre Delago (Vajolet) (2790m), spigolo ovest via Piaz
Condizioni  Eccellenti
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Sono ospite per il fine settimana in Trentino da mia sorella e Gioele. Viste le temperature ancora calde decidiamo per una scalata dolomitica (che quest’anno non ho ancora fatto). Il piano iniziale è la Diretta Steger-Wiesinger al Catinaccio ma temiamo - per la lunghezza e l’esposizione orientale - di trovarci a metà via in ombra ed al freddo. Ripieghiamo allora sulla sorella minore che è un'altra Steger ma alla Punta Emma (interessante struttura posta subito a nord-est del Catinaccio).
Partiamo ancora al buio dal parcheggio di Munciòn e risaliamo la strada asfaltata ammirando l’alba e le incredibili pareti e boschi di questa valle; mia sorella mi dice che d’estate il posto è gremito di gente ma vedendone la bellezza e la facilità di accesso è qualcosa che si può ben immaginare.
Arrivati al rif. Vajolet mi conformo con gioia allo stile “alpinisti-lavoratori” di Sofia e Gioele che mi offrono un ottimo cappuccino e strudel in attesa che la nostra parete sia scaldata dal sole. Raggiungiamo l’attacco sorridendo di fronte alla lapide dedicata a Tita Piaz e realizzata in granito: "scelta del materiale NCS" (non ci siamo, ndr).
Parto io per le prime facili lunghezze lungo una rampa che conduce alla base della parte più verticale della parete dove sono concentrate le difficoltà della via. Ci sono due tiri di IV/IV+ molto verticali, continui ed entusiasmanti che tira Sofia. Poi prendo io il comando per un altro bellissimo tiro di V+ e poi conclude Gioele quando le difficoltà della via dovrebbero essere orami finite. Mia sorella tiene le corde e chiacchieriamo allegramente, Gioele sale in silenzio. Solo quando tocca a noi due scalare ci rendiamo conto che Gio ha preso una variante di VI superiore che ci impegna non poco. Arrivati in sosta ci complimentiamo e ci scusiamo per la sicura poco attenta. Da qui ci sleghiamo e procediamo per roccette divertentissime fino in cima alla Punta Emma. Ciò che ci circonda è grandioso e la temperatura è incredibilmente mite. Chiamiamo nostro papà che conosce questi posti fin da bambino per condividere un po’ della gioia di essere qui. Ci consiglia di andare a salire anche l’iconico Spigolo Piaz alla Torre Delago (Torri del Vajolet). Vista l’ora non tarda l’idea è ben accetta.
Ci caliamo con una bella doppia lungo la via normale alla Punta Emma ed in breve raggiungiamo la base della seconda via di giornata.
Tocca al forestiero cominciare da primo. Chiedendo qualche dritta ai “locals” l’esauriente risposta è: “segui lo spigolo e l’unto…”. Inizio quindi ad alzarmi sulle piccole tacche della prima filata di corda. Il secondo tiro ha un’esposizione superba: dallo spigolo ci si sposta un metro a sinistra e ci si trova a picco sul versante settentrionale della torre, precipite per 500 metri sulla Val di Tires. Sofia conclude gli ultimi tiri della via mentre Gioele ed io seguiamo in silenzio assaporando il privilegio di essere in un posto tanto bello in solitudine e nella luce della sera.
Dalla vetta scendiamo con due entusiasmanti doppie alla base della parete.
Per tutta la giornata abbiamo seguito il sole (scalando ad est al mattino ed ad ovest al pomeriggio); siam quasi tristi di doverlo salutare dietro alla Croda del Re Laurino quando, ad oriente, compare con nostro stupore la luna piena circondata dalle nuvole. Così abbracciati da questi due grandiosi corpi celesti non è difficile riconoscersi docili fibre dell’universo.
Al rifugio Vajolet accendiamo le pile frontali per spegnerle poco dopo poiché la luna basta ad illuminare la via, rendendo anche la lunga strada asfaltata una piacevole parte di questa indimenticabile giornata.

Mòla mia, leù!
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