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Uia di Bessanese - Spigolo Murari, 29/08/2021 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Federico |
Regione | Piemonte |
Partenza | Rif. Gastaldi (2650m) |
Quota attacco | 3050 m |
Quota arrivo | 3600 m |
Dislivello | 550 m |
Difficoltà | AD+ / IV ( IV obbl. ) |
Esposizione | Est |
Rifugio di appoggio | Rif. Gastaldi |
Attrezzatura consigliata | Corda anche singola da 50-60 m, attrezzatura da assicurazione. |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Via classica che, come accennato nelle relazioni, è poco ripetuta.
Impegnativa per la lunghezza anche e forse soprattutto per il lungo ritorno. Per quanto riguarda la via la descrizione dei tiri sul sito del Rif. Gastaldi è buona (13 tiri complessivi con un tratto in conserva tra il 1° ed il 2° tiro - 13° tiro di 10 m). Per arrivare all'attacco non ci sono grandi problemi di orientamento ma il terreno è abbastanza sfasciumato (1h 30' ma di buon passo dal rifugio). La roccia è buona ma bisogna sempre fare attenzione ad elementi instabili. Noi in 6 abbiamo fatto 3 cordate da 2. Oggi anche una cordata di 2 di Torino (7 h per la sola via) Dal Segnale Rey con una doppia di 15 m su ancoraggi non il massimo ci si abbassa e si procede in direzione sud stando sotto la cresta del versante est. Si rimpnta in cresta in corrispondenza del Segnale Baretti (massima elevazione). Qui l'esposizione è notevole con strapiombi a dx (Francia) ed a sx (Italia). Si prosegue brevemente per la cresta sud con alcuni passaggi su roccia "da brividi fino alla preannunciata calata, corta ma con un tratto nel vuoto. Da questa facilmente si raggiunge in salita la madonnina (Segnale Tonini). Da qui inizia la discesa segnata meglio di quanto letto nelle relazioni (c'erano anche dei nuovi spit veramente recenti). Proseguiamo senza legarci facendo attenzione alla roccia, soprattutto nei primi metri, poi migliora. Più in basso una comoda doppia riporta in cresta che si segue con alcuni passaggi fino ad un omino con bollo rosso e con cordino per delle calate sul versante italiano. A questo punto si piega sul versante francese scendendo per sfasciumi nella conca sottostante. Da qui con estenuante percorso (4h 30' dalla vetta al rifugio) ci si sposta verso il Colle d'Arnas che si raggiunge e poi si scende al Rifugio, che si raggiunge in risalita (100 m dislivello). Partecipanti: Alessio, Davide, Nicola, Sebastiano, Battista ed io Foto 1: l'itinerario da Google Earth verde salita; rosso discesa) Foto 2: la cresta vista dal rifugio Foto 3: il tratto in discesa da due delle tre punte. |
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