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   Il Ferro da Stiro Orobico: Creazione delle soste a spit-Sperone Ovest della Mencucca-Val Brembana-Alpi Orobie , 17/07/2021
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Onicer  Astroman   
Regione  Lombardia
Partenza  Roncobello (1130m)
Quota attacco  1500 m
Quota arrivo  1620 m
Dislivello  120 m
Difficoltà  D / IV+ ( III+ obbl. )
Esposizione  Ovest
Rifugio di appoggio  nessuno
Attrezzatura consigliata  friends medio-piccoli, 5/6 rinvii - due mezze corde da 60 m
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Via Iron Board III e IV grado (+2 passi di IV°+ in cresta) - obl. III°+
Soste attrezzate a due spit con cordino kevlar e maglia rapida, 7 chiodi in via.
Roccia compatta, verrucano (ottimo grip). Calate in doppia (con 2 mezze corde da 60 m) e ritorno possibile dalla S2 (se si vuole evitare il tratto di cresta fino alla vetta).
Era il mese di giugno, terminata la zona gialla della pandemia. Tutti fuori a fare attività sportiva… telefono a Luca che mi dice “sono stato ad arrampicare con Marco alla falesia di Roncobello, più precisamente a fare la via Pagliaccetti”, poi mi dice anche, che sopra la palestra c’è il Ferro da stiro Orobico (la via Iron Board IV/IV°+) aperta da lui in solitaria. Questo mi incuriosisce parecchio, “Luca, mi manda la documentazione” e dopo averla visionata, gli chiedo “ma non possiamo andare a vedere cosa ai creato; anche perché mi è capitato di vedere tempo fa (ancora non conoscevo Luca) il bel video girato con il drone da Gino Galizzi: intitolato il Ferro da Stiro Orobico.
Relazione:
A Roncobello si lascia l’auto al parcheggio (in via Papa Giovanni XXIII) per la palestra di roccia (Totem) e ci si porta per sentiero alla località Fraggio, da cui seguendo il sentiero n.272 si entra nel bosco a monte della casa, e percorsi un centinaio di metri si prende un sentiero a sinistra in corrispondenza di un abete segnato da una V rossa. Il sentiero è ben segnalato sia sugli abeti che sulle pietre da bolli rossi, frecce e segni a V rossi. Sale inizialmente in modo graduale poi sempre più ripido nel bosco di abeti e faggi, con tendenza verso sinistra (ovest), passando da un blocco di roccia con scritta “3 4”, da cui ci si tiene sulla sinistra. Dopo un’ora e 15 minuti dall’auto si entra in una valletta e ne esce in traverso a sinistra in corrispondenza di un promontorio roccioso, che costituisce un bel pulpito panoramico su Roncobello (il fondo valle e tutto il versante N del Menna); qui si inbocca a Sx una traccia poco marcata, si abbandona il sentiero con i bolli rossi (che prosegue in salita) e si traversa in mezza costa su pendi malagevoli per circa mezz’ora seguendo una traccia appena accennata nel bosco, facendo attenzione a qualche ometto durante il percorso!
Nell’ordine si passano i seguenti segnavia: un enorme masso orizzontale a forma di costolone, che si lascia sotto di sè una ventina di metri, un masso appuntito a forma di becco, che si costeggia proprio sotto il becco, un pino morto che si scavalca al di sopra, un grande abete morto crollato, che costringe ad una discesa di una ventina di metri per scavalcarlo, la seguente valletta/conca che si attraversa fino ad una caratteristica costola rocciosa erosa a scagliette verticali che si scavalca facilmente (passaggio di II), per entrare nell’ultima conca abbastanza erbosa da risalire in traverso verso sinistra fino a giungere al capanno (roccolo) abbandonato, situato in una radura in posizione splendida e panoramica a cavallo tra le valli di Roncobello e Branzi (panorama su Toro e Corno Stella).
L’attacco della via si raggiunge ritornando dal roccolo abbandonato in mezzacosta all’indietro (direzione E) contornando la base del Ferro da Stiro, a raggiungere dopo circa 100 metri un grande abete e un grande faggio, con in mezzo un grosso ceppo di abete squarciato. In prossimità di un ometto, si risale il canaletto soprastante obliquo a sinistra e superato un mugo si perviene ad un comodo terrazzo, attacco della via S0 (1 ch + 1spit)
Risalire verso Dx la placca articolata soprastante fino ad un chiodo, da cui si procede in verticale per una svasatura fino a guadagnare la placconata ora aperta, da cui si punta direttamente al grande mugo soprastante, che si raggiunge e si supera stando sul suo lato destro, fino a raggiungere l’ampio e comodo terrazzo soprastante (S1 55 m, II e III, 3 ch. + 2 spit/maillon).
Dal terrazzo si supera un muretto delicato sulla destra, e superato un chiodo si continua in aperta placca negoziando una sequenza di fessure che adduce ad una cornice che in leggera diagonale ascendente verso sinistra porta ad una breve liscia placca sottostante un enorme mugo che costituisce l’uscita in cresta attraverso un breve canaletto 1 ch a Dx prima dello spigoletto dove appena dietro (sul bordo) è infissa la sosta S2 (2 spit + maillon 45 m, III/IV, 2 ch nel 2° tiro). Oltrepassando i mughi verso destra si raggiunge il dente strapiombante (1 ch. a Sx su il lato N in alto del dente) che si supera traversando in spaccata a destra (1 passo di IV°) per guadagnare la placca soprastante, da risalire per ritornare sul filo di cresta, che si segue fedelmente in bilico tra blocchi e mughi, fino a superare con passo un atletico sx/dx (IV°+) lo strapiombetto che adduce ad un grande blocco da rimontare per guadagnare un comodo terrazzo sotto uno strapiombo dove è posizionata la S3 (a 2 spit - 50 m, IV°+, 1 ch). Da qui si segue in orizzontale una specie di cengetta sul versante destro (Sud) del Ferro da Stiro (cresta) attraverso varchi creati nella distesa dei mughi che ricoprono interamente la cresta fino ad una betulla, da cui si sale verticalmente a guadagnare poi verso destra un bel diedro aperto che permette con bella arrampicata di guadagnare il culmine del Ferro da Stiro (2 tiri da circa 30 m ciascuno, II°+). Da qui si percorre per un tiro di corda (40 m, II) il filo di cresta esposto fino ad un comodo terrazzo libero dalla vegetazione, dove termina la salita. Si segue una traccia aperta e pulita nei mughi, prevalentemente sul versante sud, con qualche scavalco sul filo di cresta, arioso ed esposto sul versante nord di Branzi, si arriva al roccolo sommitale a quota 1620 m circa. Tempo: 1h 30’ da Roncobello all’attacco, 2 h per la via.
Discesa:
prendere il sentiero di accesso al roccolo ben segnato con bolli rossi, che parte dalla scaletta alla base del roccolo stesso, Questo sentiero riporta alla località Fraggio direttamente, ripassando dal pulpito roccioso da cui parte (a Dx in discesa) la traccia in mezza costa che raggiunge il roccolo (ormai abbandonato da molti anni) in prossimità dell’attacco del Ferro da Stiro.
Foto 3: il roccolo sommitale 1620 m

Per il video fotografico The Iron Board - You Tube, vai al link: http://forum.valbrembanaweb.com/alpinismo-arrampicare-valle-brembana-f125/the-iron-board-orobico-t11730.html




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