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Diavolo di Tenda, cresta Baroni, 27/06/2021 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Orobicando |
Regione | Lombardia |
Partenza | Carona, val Brembana (1150m) |
Quota attacco | 2600 m |
Quota arrivo | 2915 m |
Dislivello | 300 m |
Difficoltà | PD / IV ( III obbl. ) |
Esposizione | Sud-Ovest |
Rifugio di appoggio | Rif. Calvi |
Attrezzatura consigliata | corda 30m, 2 rinvii, 2 friend, cordini, piccozza e ramponi se in invernale |
Itinerari collegati | Diavolo di Tenda (2915m), cresta Baroni |
Condizioni | Eccellenti |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Il dislivello si riferisce alla sola cresta, il dislivello complessivo è 2000m per circa 36km di sviluppo.
Gran classica delle Orobie, lunga e faticosa fisicamente ma anche interessante dal punto di vista alpinistico. Abbiamo fatto l avvicinamento fino al calvi con la bici che ci ha fatto risparmiare in discesa (22 min Calvi - Carona) ma la salita si è fatta sentire! Dal Calvi risaliamo la val Camisana passando per le baite di Poris fino al pianoro di valsecca dove teniamo la sinistra verso la bocchetta di podavit, attacco della normale al Diavolo. Giunti al primo nevaio sotto la bocchetta abbiamo tenuto la destra su un dosso di sfasciumi puntando dritti alla base della cresta ben evidente che attraversa il centro della parete. Vista la targa sotto a uno strapiombo decidiamo di attaccare un invitante camino alla sua destra. Sembra facile ma richiede un passo di IV e uno di III+ (chiodo + dado incastrato, utili un paio di friend). Con un paio di tiri da 25 circa raggiungiamo una sosta (2ch), da cui spostandosi a sx ci si ricollega al filo di cresta. Da qui tenere il filo sfruttando cenge detritiche (seguire sassi con fiocco) ed evitando eventuali gendarmi fino ad un camino (chiodo alla sx del terrazzino alla base). Salirlo con un passo di III e poi proseguire verso destra su lame sottili (1 chiodo). Qui le difficoltà vanno scemando (max II/II+) e la cresta si fa più aerea conducendo in cima. Volevamo scendere passando dal diavolino ma grossi cumuli incombono minacciosi da nord, decidiamo quindi di scendere il prima possibile per la normale. Dalla bocchetta per nevaio, poi sentiero fino al rifugio e giù al paese. Con Mirco |
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