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   Valle del Sarca Parete Zebrata, Via Rita, 27/02/2012
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Onicer  oscarrampica   
Regione  Trentino Alto Adige
Partenza  Valle del Sarca Arco di Trento (100m)
Quota attacco  150 m
Quota arrivo  450 m
Dislivello  300 m
Difficoltà  D- / 5c ( 5b obbl. )
Esposizione  Est
Rifugio di appoggio  nessuno
Attrezzatura consigliata  Casco, rinvi, cordini. le vie sono attrezzate a resinati. Chiodatura buona
Itinerari collegati  Valle del Sarca Parete Zebrata (450m), varie vie classiche
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Non mi ha mai entusiasmato l’arrampicata sulle pareti attrezzate se non le vie lunghe che assomigliano un poco a dei viaggi e che ti portano un poco ad “esplorare” le pareti che arrampichi. E così con Fabio commesso allo Sport Market di Lodi ci troviamo in valle del Sarca il 27 febbraio del 2012, per affrontare la Via Rita alle Placche Zebrate che sono una grande placconata di roccia calcarea bianca che si trova a Dro, paese pochi chilometri dopo Arco di Trento. La via Rita è' una delle più lunghe, facile e varia come tipologia: placca, diedro, camino, quasi una salita di tipo alpinistico, se non fosse per la chiodatura generosa. Non occorrono quindi dadi o friends, solo 9/10 rinvii. Le soste, sono tutte comode, con corda da 60 metri, si possono unire dei tiri. Usare caschetto per il pericolo concreto di caduta sassi dalla cengia sopra la parete. Finita la via non abbandonare il sentiero, facendo ben attenzione a non smuovere le numerose pietre del ghiaione di discesa. La roccia è ottima ma a tratti unta per le numerose ripetizioni (specialmente il camino finale). Oltrepassato l'abitato di Dro sulla strada che da Riva del Garda va a Trento e superata la centrale di Fies (visibile sulla destra) e poco dopo il bar "Parete Zebrata", sul lato sinistro della strada si trova un ampio posteggio. La larga placca di roccia è già visibile dalla strada. Il sentiero per l’avvicinamento è brevissimo (15') e ben tracciato e giunti al ghiaione alla base della parete lo si segue verso destra per qualche decina di metri poi la morena ghiaiosa precipita in un profondo avvallamento addossato alla parete dove sono presenti altre vie. L'attacco è un po' più a sinistra di due lapidi commemorative e della via Teresa. Noi arriviamo alla base della bella parete alle 10.30 di una magnifica giornata di sole e saliamo a comando alternato con l’eccezione del tiro 9 dove io non riesco a superare lo strapiombino gradato 5c e che poi Fabio con la maestria della sua arrampicata “leggera” risolve senza fatica.
1° tiro: salire e piegare a destra in direzione dell'asterisco rosso. Roccia molto unta (3c). 45 Mt. 2° tiro: salire dritti per piccoli gradini e poi per verticale paretina. All'uscita a dx fino in sosta (4a). 30 Mt. 3° tiro: proseguire verticalmente per diedro e poi piegare a destra (4a). 35 Mt. 4° tiro: spostarsi leggermente a dx e affrontare la parete verticale e poi a sx fino alla sosta. (4b). 45 Mt. 5° tiro: salire verso sx per roccette, poi a dx su placca fino a una piccola terrazza dove si sosta (3c). 45 Mt. 6° tiro: salire verticalmente per facili roccette fino alla sosta (3c). 20 Mt. 7° tiro: salire per qualche metro e poi piegare a dx per 2 metri su di un comodo terrazzino fino ad arrivare ad una placca. Salirla fino al suo termine. Poco a sinistra vi è la sosta (4a). 45 Mt. 8° tiro: salire pochi metri spostandosi a sinistra in corrispondenza di una placconata. Salire la placca che da semplice (3c) cresce di difficoltà (4a) fino a giungere in sosta. 35 Mt. 9° tiro: proseguire ancora per placca (4a). Oltrepassare un leggero strapiombo (5c) e poi piegare su comodo terrazzo a destra fino alla sosta posta all'inizio del camino. 35 Mt. 10° tiro: entrare nello stretto camino e risalirlo fino al suo termine (5c) 45 Mt. 11° tiro: altro tiro impegnativo. Proseguire per rocce semplici (4a) fino ad una placca (5c). La via piega leggermente a destra in prossimità di un terrazzino dove è situata la sosta. 35 Mt. 12° tiro: entrare nel camino che piega a destra fino ad incontrare la sosta (4c). 30 Mt. 13° tiro: proseguire per il diedro/camino con appoggi unti, fino ad arrivare alla sosta (5a) 35 Mt. 14° tiro: salire pochi metri e poi traversare a sinistra su terrazzo fino alla comoda sosta (4a). 25 Mt. 15° tiro: salire la placca (4a) e poi piegare a sx e traversare per comodo terrazzo fino alla sosta (3a). 35 Mt. 16° tiro: salire dritti la placca piegando vs sx fino alla sosta da attrezzare su di un albero (4a). 30 Mt.
Alle 15 terminiamo la nostra arrampicata plaisir all’interno di una parete che regala alcune chicche come il passaggio in una sorta di canyon-forra, alcune placche molto belle e solari ed un “toboga” spettacolare. All’uscita superba e spettacolare vista sull’anfiteatro delle pareti del Monte Brento rese celebri per i tuffi nel vuoto con le tute alari. In breve con le dita che bruciano di fatica e magnesite scendiamo immersi di sole verso la base e la spettacolare Valle che dall’alto si faceva ammirare.
Foto1 Fabio nella parte alta della parete Foto2 Fabio in uscita Foto 3 arrampicatore di punta
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