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   Pizzo Badile, via normale, 20/09/2020
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Onicer  Federico Morelli   
Regione  Lombardia
Partenza  Bagni di Masino (1178m)
Quota attacco  2930 m
Quota arrivo  3308 m
Dislivello  378 m
Difficoltà  PD+ / III+ ( III obbl. )
Esposizione  Sud
Rifugio di appoggio  Rifugio Gianetti mt.2534
Attrezzatura consigliata  2 mezze corde da 60 mt., imbrago, casco, cordini, 3/4 moschettoni, piastrina, 2 rinvii, inutili nuts e friends
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Per concludere la stagione estiva ricca di belle salite, con gli amici Alessandro e Paolo optiamo per il Pizzo Badile, storica e mitica montagna, sulle cui vie e pareti di puro granito hanno arrampicato i più forti alpinisti del secolo scorso. Dalle relazioni la via normale non presenta difficoltà superiori al terzo grado tranne in un breve caminetto di dieci metri poco dopo l’inizio, ma il lungo avvicinamento e il notevole dislivello, uniti alle difficoltà di orientamento per i pochi bolli rossi presenti, ne fanno una ascensione da non sottovalutare, e così è stato.
Arriviamo sabato nel tardo pomeriggio al rifugio Gianetti, ultimi giorni di apertura 2020, accolti dalla nebbia e nuvole basse, con una temperatura e umidità insolitamente alte per la stagione.
L’indomani mattina partenza alle 7.00: il cielo è abbastanza sereno nonostante qualche nuvola qua e là, di fronte a noi una corona di montagne ci abbraccia da est a ovest lasciandoci senza fiato per la loro bellezza.
Man mano che ci avviciniamo alla parete le nuvole aumentano e le cime si sottraggono alla nostra vista.
Arrivati all’attacco ci imbraghiamo e leghiamo: decidiamo di procedere in conserva.
Passata agevolmente la cengia iniziale risaliamo lo spigolo e arriviamo all’inizio del caminetto verticale di 10 metri alla cui uscita si trova la croce Castelli e Piatti: solo in questo tratto faccio sicura e poi proseguiamo lungo un camino più semplice.
Dopo attenzione a vedere ometti e bolli rossi per iniziare un traverso in discesa verso destra che porta all’imbocco del canalone sud.
Lo risaliamo con facile arrampicata su placchette di ottimo granito ben appoggiate, non vediamo a sinistra un canalino obliquo che dobbiamo prendere: infatti disarrampichiamo per 10 metri, saliamo il canalino e arriviamo ad uno sperone.
Poco più avanti notiamo sulla parete di sinistra una sosta a spit con anello di calata: ecco finalmente il punto per le 4 calate di 60 metri per arrivare direttamente alla base della parete.
Risaliamo le rocce fessurate a destra di uno stretto canalino, alla fine per facile traccia raggiungiamo l’obelisco di vetta, che intravvediamo nella fitta nebbia.
Contenti per l’obiettivo raggiunto ci complimentiamo a vicenda: per pochi secondi il cielo si apre solo per farci vedere la cresta sommitale.
Scendiamo velocemente, la nebbia si infittisce e tira vento, fino alla sosta per le 4 doppie da 60 metri.
Troviamo agevolmente gli anelli successivi e l’ultima doppia è veramente divertente e spettacolare: verticale e diritta alla base della parete.
Di buon passo raggiungiamo il rifugio Gianetti, siamo gli ultimi rimasti, spuntino e via a ritroso per i Bagni di Masino, dove stanchi ma soddisfatti festeggiamo a coca e birra.
In sintesi confermo quanto scritto all’inizio: ascensione non difficile di grande soddisfazione ma il notevole sviluppo, la difficoltà d’orientamento (non abbiamo visto un canalino), l’isolamento (oggi unica cordata) e l’ambiente circostante non permettono distrazione e sottovalutazione.
Foto 1: lungo lo spigolo poco dopo l'inizio
Foto 2: sulle rocce e lame staccate nel canalino finale
Foto 3: l'ultima doppia
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