|
Pizzo Badile, Via Normale, 05/09/2020 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Brecchy |
Regione | Lombardia |
Partenza | Bagni di Masino (1178m) |
Quota attacco | 2900 m |
Quota arrivo | 3308 m |
Dislivello | 2160 m |
Difficoltà | PD+ / III+ ( III+ obbl. ) |
Esposizione | Sud |
Rifugio di appoggio | Rifugio Gianetti |
Attrezzatura consigliata | Normale da alpinismo |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Eccellenti |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Altro giro, altra corsa... E che corsa!
Accetto al volo la proposta di Maurizio per un'uscita al Pizzo Badile, altra bella Montagna che non avevo ancora avuto modo di salire e che è sempre stata una classica tra quelle a cui ambivo mettere piede. Anche se sarà una bella "badilata", lo programmiamo in giornata, come piace a noi :-) La partenza "notturna" alle 2.30 da casa ci permette un viaggio più che tranquillo e alle 4.40, parcheggiato poco prima dei Bagni di Masino a 1178m siamo già in marcia per il rifugio Gianetti 2534m che raggiungiamo spediti in 2h15m. Pausa caffè+torta e via verso l'attacco, raggiunto dopo 50 minuti di camminata seguendo tracce di sentiero e qualche ometto. Siamo a 2900m circa e davanti a noi, intenti a prepararsi, ci sono una dozzina di persone divise in vari gruppi, tutte partite dal rifugio dove avevano pernottato. Il tempo di prepararci anche noi e alle 8.15 attacchiamo la Via riuscendo a partire prima di chi ancora non ha finito. Partiamo slegati e poco dopo un gruppetto di gentili signori ci concede di passare. La giornata è spettacolare, non fa freddo e la roccia è asciutta, e ottima. Ci sono tutti i presupposti per una splendida giornata ma il tutto sembra durare poco perché arrivati alla base del canalino, appena dopo il "passo del gatto" cominciamo a vedere le prime difficoltà; fortunatamente non sono le nostre ma quelle di tre ragazzi che faticano non poco a superare legati un passo di III° per altro attrezzato con un paio di corde fisse. Così tra corde incastrate, qualche scivolata e parecchi porconi (probabilmente qualche Santo si è aggiunto alla loro cordata), tutti e tre escono incolumi da questa prima "avversità" e sulla sommità del camino, mentre riprendono fiato dopo questa immane battaglia, ne approfittiamo per superarli e portarci finalmente in testa al gruppo, con un bel quarto d'ora "perso" in attesa... Che spettacolo, siamo in un mare di granito! Seguiamo quindi qualche cengetta ascendente e delle belle placche salendo di quota e puntando alla nostra destra verso il canale Sud; molto probabilmente lo raggiungiamo più in alto di quanto si dovrebbe ma le difficoltà anche qui non superano mai il III° e si procede comunque bene pur essendo leggermente "fuori via". La corda a questo punto l'abbiamo usata visto che di protezioni ne avevamo in abbondanza (utilissimi friends e fettucce) e il procedere in conserva protetta ci ha dato più sicurezza. Incontriamo poco più sopra una coppia di ragazzi impegnati anche loro a salire più a sinistra del canalone. Verso la metà circa entriamo nello stesso e lo risaliamo trovando tratti bagnati dove bisogna porre particolare attenzione nell'affrontare alcuni passaggi su belle placche inclinate. Arriviamo quindi allo sbarramento finale e tramite il canalino di destra raggiungiamo una sorta di bello spigolo appigliato che ci porta sulla cengia terminale alla base del caratteristico obelisco di vetta a 3308m che raggiungiamo alle 10.25! È uno spettacolo, sul Badile c'ero già stato ma questa volta non è ne quello brembano ne quello camuno; con tutto il rispetto ma qua è tutta un'altra Storia, è quello vero!!!!! Ci concediamo così una bella pausa ristoratrice di una buona mezz'ora in completa tranquillità, qualche foto e via verso la discesa in parte disarrampicando e in parte scendendo in corda doppia. Verso la metà re-incontriamo i tre ragazzi che stavano ancora salendo (affidandosi all'ottimo granito e ai "soliti Santi") e il gruppetto di signori che ci ha fatto passare alla mattina e che se smuoveva qualche sasso in meno avremmo potuto confermare che erano davvero gentili (scherzi a parte a volte basta un po' di attenzione in più). Giù veloci quindi per portarsi "fuori tiro" con occhi aperti e orecchie alzate! Raggiunta la croce Piatti-Castelli prepariamo le ultime due doppie che ci depositano alle 13.00 circa ai ghiaioni basali dove con tutta calma e tranquillità riponiamo il materiale nello zaino e ci prepariamo per il lungo rientro a valle... Alle 15.40 siamo finalmente ai Bagni di Masino al fresco nel bosco a gustarci una bella birra più che meritata! Grazie Maurizio, sposto un po' quella del Disgrazia e ce ne metto due di ciliegine sulla torta ;-))) Partecipanti: io e Maurizio Foto1: ambiente Foto2: passaggi Foto3: cumbre |
Report visto | 3309 volte |
Immagini | |
Fotoreport | |