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   Pizzo Cengalo, 27/07/2020
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Onicer  pangma   
Regione  Lombardia
Partenza  Bagni di Masino (1170m)
Quota attacco  2800 m
Quota arrivo  3370 m
Dislivello  2200 m
Difficoltà  F+ / II ( II obbl. )
Esposizione  Sud
Rifugio di appoggio  Gianetti
Attrezzatura consigliata  Casco e attrezzatura da ferrata utili in alcuni tratti. Ramponcini consigliati per la cresta finale innevata di prima mattina con neve dura.
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Con l'amico Oscar partiamo dai Bagni di Masino alle 7:00, arriveremo in cima dopo poco meno di 5h, comprese di sosta al Gianetti, foto e "bisognini" impellenti. 4 h poi per il ritorno, facendo nuovamente sosta al rif. Gianetti per una birra ristoratrice.
Bel giro in un ambiente grandioso, impressionanti le guglie che si ergono in questa meravigliosa valle.
Dal Gianetti si diparte in direzione rif. Allievi dopo una decina di minuti si scorge, su un grosso masso, l'indicazione per il Cengalo: da lì in poi è tutto un "far ballare l'occhio" per non perdere le labili tracce che, attraverso immense pietraie e massi levigati, portano all'attacco del canale (circa mt 2800) che conduce al colle del Cengalo (circa 3.050 mt).
Tra la punta Sertori ed il Pizzo Cengalo, in un antiteatro che ha pochi eguali, il canale è quello a sx, quello "attaccato" alla punta Sertori per intenderci, all'imbocco del quale ci sono delle corde che consentono di superare una paretina levigata di III° di una cinquantina di mt, dopodiché si arriva al colle in 10/15 minuti: impressionante la vista della nord del Badile, dove erano impegnate, tra l'altro, alcune cordate.
Si piega a dx su facile cresta (esposizione nord) che si rimonta su evidente traccia su pietraia, dopodiché l'individuazione del percorso non è evidentissima, sopratutto in caso di nebbia.
Proseguiamo facendo qualche passaggio (...forse) di II° grado sempre tenendo d'occhio i rari ometti presenti, sino al punto delle catene che deviano il percorso verso sud, con un paio di passaggi un pochino atletici.
A 50 mt dalla cima la cresta è innevata (con cornici non indifferenti lato nord da tenere a debita distanza), ma arriviamo senza aver calzato i ramponi.
Peccato la nebbia che preclude la vista, ma non offusca la gioia per aver raggiunto una cima davvero bella, in un luogo magnifico.
Scendiamo alla svelta, dopo aver ringraziato il Padreterno, con nebbia forte non sarebbe semplice individuare la via.
Salita non banale, soprattutto per alcuni passaggi di cresta esposti da affrontare con passo fermo, da farsi in giornata solo con buona allenamento e tempo stabile.
Foto 1: da sx a dx Badile, Sertori e Cengalo
Foto 2: anfiteatro in direz. canalino accesso cresta
Foto 3: passaggi in cresta
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