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Pizzo Coca, cresta Sud. , 03/08/2019 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Beps65 |
Regione | Lombardia |
Partenza | Valbondione (888m) |
Quota attacco | 2670 m |
Quota arrivo | 3050 m |
Dislivello | 390 m |
Difficoltà | PD+ / III+ ( III obbl. ) |
Esposizione | Sud |
Rifugio di appoggio | rif. Coca |
Attrezzatura consigliata | N.d.A. in ambiente (spec. corda da 25m, casco, rinvii, eventualmente un nut o un friend da 2/3cm per proteggere l'uscita dalla fessura alla placca) |
Itinerari collegati | Pizzo Coca (3050m), cresta Sud (via Luchsinger-Perolari-Sala) |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Rieccoci dopo quasi un anno in direzione dei giganti Orobici, oggi tentiamo la salita al pizzo Coca dalla cresta Sud. La giornata è limpida, sono da poco passate le sette e tra una chiacchera e l'altra saliamo senza fretta verso il rifugio. Pausa caffè e via, in circa tre ore siamo all'attacco. Complice la buona relazione, le informazioni degli amici e il cielo limpido, la "nostra" cresta appare più che evidente. Cambiato assetto dal piccolo passo saliamo slegati, cercando di indovinare il passaggio migliore, le difficoltà qui non superano mai il II grado, attenzione alla roccia, qualche sasso è precario, ma per essere una cresta Orobica, direi che è molto buona. L' altimetro sale, i passaggi sempre belli e divertenti, a tratti molto esposti, a tratti si cammina. Giunti ad un torrione con due canali che lo percorrono, decidiamo di tentare quello di destra, qualche sasso mobile all'inizio, poi, stando più a destra possibile, la roccia ritorna buona, ancora poco e siamo di fronte al torrione con il passaggio chiave, fin da lontano appare ben evidente, un camino sale leggermente obliquo da destra a sinistra, raggiungo la sua base, ma guardando in alto non vedo chiodi, controllo, e proprio da parte a me un bellissimo chiodo, siamo sulla via giusta, allestiamo la sosta. Parto per primo, essendo già lì, inizialmente salgo senza difficoltà e trovo un altro chiodo che mi rassicura, guadagno ancora e raggiungo un secondo chiodo, appena sopra spunta la fettuccia di un friend incastrato, la utilizzo per farci passare un moschettone, è evidente che sono sul punto più impegnativo, respiro, guardo bene, ed eccolo che appare evidente il modo per superarlo, mi sposto verso sinistra, e con calma, raggiungo la parte superiore, è fatta, un ultimo chiodo, ma ormai sono fuori dalle difficoltà, raggiungo uno spuntone e faccio sosta. Parte Eve che in poco mi raggiunge. Dario e Lara, ripeteranno da soli per non perdersi uno dei passaggi più belli del Coca. Ora i passaggi si fanno più facili, percorriamo una lama ancora un canalino e siamo agli ultimi passi prima della vetta. Il meteo rimane stabile, lunga pausa sul punto più alto delle Orobie e discesa dalla via normale, ottima merenda al rifugio Coca e rientro a Valbondione. Cresta veramente bella, logica e divertente, il lungo avvicinamento se preso con tranquillità non pesa per nulla. Oggi eravamo, io, Eve, Lara e Dario.
Foto 1 Sulla cresta Foto 2 Il camino da sotto Foto 3 Il camino da sopra |
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