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   Pizzo Badile - Via Normale, 14/07/2019
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Onicer  Beps65   
Regione  Lombardia
Partenza  Bagni di Masino (1150m)
Quota attacco  2900 m
Quota arrivo  3308 m
Dislivello  400 m
Difficoltà  PD+ / III+ ( III+ obbl. )
Esposizione  Sud
Rifugio di appoggio  Giannetti
Attrezzatura consigliata  NDA (mezza corda da 60, per ritorno dalla stessa via, altrimenti 2 mezze corde da 60, per le 4 calate)
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Via normale, un passaggio di III+ difficoltà PD+, tutto relativamente facile sulla carta, eppure il pizzo Badile, mi ha sempre intimorito, forse i racconti degli amici che lo hanno salito, di chi si è trovato nelle nebbie o peggio con il temporale, chi ci ha impiegato tempo perché è uscito fuori via. Approfittiamo di un venerdì di ferie per concederci una mini vacanza e venire a visitare questa valle che non conosciamo. Gita prevista per sabato, danno bel tempo o al massimo temporali nel tardo pomeriggio. Invece, il sabato mattina ci svegliamo presto e piove a dirotto, sono le 5.30, aspettiamo fiduciosi la schiarita imminente, si alza un vento gelido e continua a piovere, ormai sono quasi le 9, Mimmo, il mitico rifugista della Giannetti, ci sconsiglia la salita, con le pive nel sacco, decidiamo di aspettare la domenica. Anticipiamo la sveglia di un’ora, meteo Svizzera da temporali già dal primissimo pomeriggio. Alle 5.20 con un’alba meravigliosa ci incamminiamo verso la nostra meta. Giunti all’attacco, evidente sale a destra l’esile cornice che ci porterà sul contrafforte meridionale. La conoide di neve ci sbarra la strada, il vento freddo l’ha completamente ghiacciata, partiamo davvero male e perdiamo quasi mezzora, poi però giunti al passo del gatto, tutto inizia a filare liscio, il camino di III+ e su fino alla croce Castelli, da qui in poi ci muoviamo in un ambiente che ci è più congeniale, ometti e bolli sbiaditi, ci indicano la via giusta, ma è un attimo perdersi, infatti mi trovo su uno speroncino delicato, con un traverso ritrovo la via, l’altimetro pian piano sale, 3100, 3150, il meteo è splendido, troviamo gli anelli cementati per il ritorno, su, piano piano senza mai fermarci, l’ambiente è maestoso, dai ancora 100 metri, no sbagliato, salgo da sinistra a destra, mi volto eh!...L’obelisco di vetta è di fronte a me, vicinissimo, urlo, mi si riempiono gli occhi di lacrime, arriva Eve, ci abbracciamo commossi, siamo in Vetta, siamo qui, dopo tanti rimandi tante volte aver desiderato salire quassù. Sulla normale nessuno, in vetta due alpinisti “veri” appena arrivati dalla nord, ne approfittiamo per farci a vicenda una foto, mi complimento con loro, sul versante Svizzero, le nuvole sono ancora lontane, 9.20 quattro ore teppe e perdite di tempo comprese. Per la discesa abbiamo la mezza corda da 60m (fin qui usati solo 30 e 30 nello zaino). Disarrampichiamo quando possibile evitando di fare doppie inutili, sfruttiamo gli anelli cementati, iniziamo a scendere, siamo sempre soli e si scende velocemente, in meno di due ore i piedi toccano il solido sentiero. È fatta, mezz’ora dopo felici come bambini il giorno di Natale siamo alla Giannetti, ora c’è solo il meraviglioso sentiero di discesa, con gli zaini pesanti ma con le scarpette da trial comode come pantofole!
Considerazioni: leggendo le relazioni abbiamo portato molto materiale come consigliato, usato soltanto 2 rinvii nel camino di III+ e un friend quando ho sbagliato percorso, avevamo una mezza corda da 60m decidendo di fare le calate sulla stessa via di salita. Le sole difficoltà le abbiamo trovate nella conoide ghiacciata e nell’orientamento che si complicherebbe in caso di scarsa visibilità, abbiamo però incontrato, sulla via del ritorno due ragazze inglesi finite fuori via e i miei 4 friend sarebbero stati usati sicuramente tutti. Attenzione alla seconda calata con anello cementato, la corda da 60, non arriva fino all'anello successivo, c'è però un altra sosta su cordino appena sotto. Speravamo ci fosse qualcun altro sulla via in modo da avere riferimenti, ma tutto sommato, siamo stati fortunati anche così, con un meteo clemente, con tanta calma ne è uscita una giornata che difficilmente dimenticheremo.
Foto 1 e 2 sulla via.
Foto 3 in vetta.
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