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   Monviso, per la cresta Est, 19/09/2018
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Onicer  cri   
Regione  Piemonte
Partenza  Pian del Re (2020m)
Quota attacco  2750 m
Quota arrivo  3841 m
Dislivello  2000 m
Difficoltà  AD / IV ( III obbl. )
Esposizione  Est
Rifugio di appoggio  Event. Rif. Sella
Attrezzatura consigliata  Corda 30 mt., casco, qualche cordino e fettucce, qualche friend medio-grande, ramponi
Itinerari collegati  Monviso (3841m), per la cresta Est
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Inizio il mio racconto partendo dalla fine o meglio partendo dalla fine del racconto di un caro socio.
“nel caso qualcuno si annoti questa gita nella lista delle cose da fare "in giornata" si annoti in grassetto anche questa parola.... DEVASTANTE “

Devastante nel senso che un Pizzo Coca per ex. in confronto è una pascolata... tanto per intenderci

Purtroppo certe volte sono come San Tommaso soprattutto quando si tratta di scoprire cime nuove e presentatasi l’occasione per poter saggiare questa salita non ho potuto sottrarmi.
Una salita devastante, è vero, ma emozionante, un viaggio faticoso ma al tempo stesso particolare condiviso con compagni doc : Lidia, Carlo e Giuseppe.
Un viaggio particolare dalla salita notturna al rif. Quintino Sella sotto una meravigliosa stellata e rischiarati da una magica luna, che illuminava la parete del Viso, al momento magico dell’alba sulla Pianura Padana all’arrivo in vetta e non ultimo all’arrivo all’auto dove stanchi appoggiavamo lo scheletro sul sedile dell’auto.

Non mi dilungo molto sui dettagli tecnici in quanto le relazioni in rete offrono e dicono il necessario e ci hanno permesso, a parte un po’ di spaesamento all’attacco, avendolo affrontato con il buio, di raggiungere la vetta dalla cresta est risalendo il torrione San Robert.
Una salita piuttosto tranquilla fino a quota 3.400 m dove si è più camminato che arrampicato (passaggi di II max), poi da tale quota i giochi sono cambiati, i passaggi sono divenuti un po’ più impegnativi cosi come l’esposizione soprattutto sull’attacco del torrione.
Dal Torrione si presenta una discesina su placca e calata un po’ delicata in un intaglio, un traversino protetto e di nuovo in cresta a trottare verso la via di fuga denominata Via delle Lepre.
Per chi frequenta le orobie questo tratto, che si legge essere pericoloso, è ancora un bijoux.
Una volta intercettata la via normale, abbastanza affaticati per la lunghezza del percorso che ha uno sviluppo di 1.800 m e 1.000 m di dislivello, abbandoniamo gli zaini a 3.700 m e saliamo scarichi e veloci verso la cima del Re di Pietra, dove saremo i soli a godere lo spettacolo dopo ben 7.30 di marcia.
La discesa dalla normale richiederà comunque attenzione soprattutto perche è costituita da alcuni tratti in cui si disarrampica ma si rivelerà nonostante la sua lunghezza abbastanza veloce in 3 ore saremo al rifugio (EVVIVA!!!!!).
Una piccola pausa ,l’unica della giornata, dove un provvidenziale cambio d’assetto in scarpette ultra leggere ci permetterà di affrontare l’ultima sifda della giornata, gli ultimi 600 m di discesa prima di affrontare il lungo viaggio verso casa.

UNA SOLA PAROLA AGGIUNGO AL DEVASTANTE : EMOZIONANTE!

Ringrazio ancora i miei compagni di avventura per il clima di collaborazione e condivisione vissuti; Lidia, Carlo e Giuseppe.

Foto 1: L'alba sulla pianura Padana
Foto 2: vista sulla punta del Torrione San Robert
Foto 3: zoom sulla calatina dal torrione e traverso un po' delicato
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