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   Via dei cugini-Pizzo Arera, 09/09/2018
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Onicer  merenderos   
Regione  Lombardia
Partenza  Oltre il colle (frazione Plassa) (1580m)
Quota attacco  2080 m
Quota arrivo  2280 m
Dislivello  200 m
Difficoltà  D- / 6a ( 5c obbl. )
Esposizione  Nord-Ovest
Rifugio di appoggio  Rif. Capanna 2000
Attrezzatura consigliata  N.d.arrampicata, mezze da 60, casco, cordini, 15 coppie di rinvii
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Via molto bella sulla parete nord dell’ Arera. La roccia è sempre ottima anche nei due tiri finali, che però faticano ad sciugare dopo giornate di pioggia. I tiri sono tutti molto belli e mai banali. La via è stata completamente rispittata (tipo falesia), e questo la rende una via plasir (in via presenti ancora i vecchi chiodi). Soste a due spit o golfari.
Si arriva a oltre il colle e si seguono le indicazioni per l’Arera e per la cattedrale vegetale. Si arriva ad un complesso residenziale, e si continua seguendo le indicazioni per il campeggio. Si può parcheggiare qui sul lato sinistro della strada, oppure proseguire fino ai vecchi impianti (pagando un ticket di 4 euro e risparmiando una buona mezz’ora di strada a piedi). Dal parcheggio si sale seguendo le indicazioni per il rifugio capanna di 2000, e una volta superato quest’ultimo, si prende il sentiero dei fiori a sinistra (n.244) che taglia tutto il versante della montagna. Otre la forcella si comincia a vedere la parete nord dell’arera. La via attacca all’estrema sinistra, poco prima di alcuni grossi massi squadrati. Dal sentiero si stacca una traccia a destra che risale il ghiaione e va verso la base della parete (scritta “cugini” all’attacco) (1 h 30)
L1: Salire un paio di metri in verticale e poi obliquare verso destra seguendo il diedro-fessura fino alla sosta (40 m, IV)
L2: Salire la placca per 2/3 metri e poi traversare a destra per un paio di metri. Salire in verticale e poi obliquare verso sinistra seguendo una placca incisa da una fessura (delicato). Proseguire poi su un diedro verticale fino alla sosta (40 m, V, VI- o V+/A0)
L3: Si sale verso sinistra seguendo la linea degli spit su placche lavorate fino alla sosta (35m, V-)
L4: Salire in verticale seguendo gli spit fino alla sosta a 3 golfari (40 m, IV, V)
L5: Traversare dalla sosta a sinistra per un paio di paio di metri e poi salire in verticale. Utilizzando la fessura risalire lo strapiombino, e poi ancora in verticale con passi delicati fino alla sosta (35 m, VI- o V+/A0)
L6: Salire per un paio di spit in verticale e poi obliquare verso sinistra fino alla sosta, con a metà tiro un passo delicato (35 m, V)
L7: Salire in verticale puntando il camino che si risale fino al suo termine dove si trova la sosta (35m, V)
L8: risalire le roccette sopra la sosta e poi per erba e sassi fino alla sosta finale (15m, III). E’ possibile concatenare L7 e L8, ma attenzione che negli ultimi metri con la corda, si rischia di smuovere sassi instabili.
DISCESA: Andare a sinistra (faccia a monte) per una ventina di metri e poi salire le roccette verso destra fino alla sommità (I-II). Qui proseguire per crestina verso destra e scendere sul lato opposto a quello di salita per pochi metri fino ad piccolo intaglio. Qui proseguire dritto su roccette fino ad un intaglio più grosso (ometto). Ora si scende nel ripido canaletto sfasciumoso verso sinistra (attenzione!). Si scende diritti fino al ghiaione sottostante. Costeggiando la parete di sinistra, la si aggira, e si arriva ai grossi massi squadrati visti all’andata. Da qui si ritorna all’attacco e al rifugio capanna 2000 (1 h)
Foto1: la parete nord con l’attacco della via al centro
Foto2: i primi tiri visti dall’alto
Foto3: in uscita da L5
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