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Via Emmerich - Torri del Vajolet, 05/08/2018 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | merenderos |
Regione | Trentino Alto Adige |
Partenza | Pera di fassa (TN) (1950m) |
Quota attacco | 2700 m |
Quota arrivo | 2790 m |
Dislivello | 90 m |
Difficoltà | D / VII- ( VI obbl. ) |
Esposizione | Sud-Ovest |
Rifugio di appoggio | Rifugio Re Alberto |
Attrezzatura consigliata | N.d.arrampicata, corde da 60, casco, cordini, friends e dadi |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | La via corre sulla torre Stabeler subito a destra della spaccatura che la divide dalla torre Delago. Purtroppo a causa del temporale imminente non abbiamo terminato la via saltando l ultimo tiro. Il tiro chiave della via è il terzo dato VI ma se lo si percorre in artificiale, altrimenti in libera diventa un bel 6b pieno.Le soste sono tutte attrezzate con anello di calata.Si arriva a Pera di Fassa e in prossimità di un grosso parcheggio per la funivia sulla destra, si prende la navetta (obbligatoria costo 10 e a/r) che in 15 min porta al rifugio Gardeccia. Da qui si sale su un grande sentiero sterrato fino al rifugio Vajolet. Da qui si prende il sentiero a sinistra che rimane sotto la funicolare in un grosso canalone dietritico, fino ad arrivare al rifugio Re Alberto. Da qui si prende la traccia verso destra che sale alle torri. Si rimane su quella centrale e si salgono diversi metri per trovare la sosta con catena di calata (II-III) (1,45 h dalla fermata del bus).Altra soluzione è arrivare a questa sosta calandosi dopo aver percorso lo spigolo Piaz.
L1: superare lo strapiombino sopra la sosta e puntare verso la sosta successiva per placca lavorata(25 m, IV+ 1 ch) L2: Dalle relazioni sembrano esserci due possibilità ma non essendoci chiodi noi abbiamo puntato alla spaccatura verticale a destra della sosta e poi in prossimità dello strapiombo ci si porta a destra. Si scavalca un muretto verticale fino alla grande cengia di sosta (30 m, V, nessuna protezione) L3: si percorre la cengia verso sinistra per una decina di metri fino ad un’altra sosta proprio sotto al diedro chiave del tiro successivo L4: si sale il diedro all inizio con buoni appoggi che poi diventano precari nella parte centrale. Si arriva sotto il tetto e grazie a delle buone prese per le mani ci si porta sullo spigolo a destra ma solo per ristabilirsi, infatti la via sale proprio sopra al tetto (passo chiave). Superato il tetto si percorre qualche metro verticale fino alla cengia di sosta sulla sinistra (30 m, V+, VII- o VI/A0, 12 ch) L5 (non percorso): salire la placca puntando al camino.lo si risale e poi si obliqua a sinistra fino alla sosta (35 m V+, IV+, 8 ch + 1 sosta int) DISCESA: in doppia lungo la via Foto 1: il tetto del quarto tiro Foto 2: il diedro del quarto tiro dall’alto |
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