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   Diretta Steger al Catinaccio (solo tentativo), 10/07/2018
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Onicer  Spenk   
Regione  Trentino Alto Adige
Partenza  Gardeccia (1949m)
Quota attacco  1949 m
Quota arrivo  2981 m
Dislivello  600 m
Difficoltà  TD / VI- ( V+ obbl. )
Esposizione  Sud-Est
Rifugio di appoggio  Gardeccia / Re Alberto
Attrezzatura consigliata  NDA, cordini, dadi e friends (se la rifacessi un paio di chiodi di sicurezza penso che li porterei)
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Discrete
Valutazione itinerario  Discreto
Commento Al di là del tempo stabile pessima giornata in Dolomiti. Guardando il giornale del lunedì non si parla d'altro che di morti e di infortuni in montagna, tra cui una conosciente e due cordate che ho visto soccorrere in diretta sulla vicina via Kiene.

Io e Franz siamo partiti abbastanza presto da Bolzano, ma non a sufficienza. La prima navetta del Gardeccia che siamo riusciti a prendere è stata alle 8.10, un pò per i loro orari e un pò per la grande quantità di gente in fila. Abbiamo corso fino all'attacco ma comunque abbiamo messo le mani sulla roccia alle 9.30 passate: troppo tardi per una via di circa 700 m di sviluppo. Abbiamo fatto i primi 6 tiri, con le 3-4 cordate davanti a noi che continuavano a buttarci giù roba, anche grossa. Incomprensioni anche con la guida del Bernardi dove non ci tornava la posizione di un paio di diedri, poi il caldo. A un certo punto parte Franz, che su un tiro di V+ ha una marea di margine, scende... poi ci riprova... e ridiscende... mi guarda e mi fa: "ci caliamo?".. come posso dire di no a quello che ha più pompetta dei due?
Siamo riusciti a calarci con solo due calate, con ancora sassi che ci piombavano vicino.
Mentre mettevamo via le cose nello zaino abbiamo sentito un gran tonfo, non abbiamo capito bene la dinamica ma sulla vicina via Kiene era successo qualcosa a metà parete e una persona era a penzoloni sotto chi lo assicurava. Abbiamo provato a urlargli se era tutto ok ma non ci capivamo. Abbiamo aspettato qualche minuto ma la situazione non evolveva..allora abbiamo chiamato il 112 e loro ci hanno detto che erano già in contatto con loro. Poco dopo è arrivato l'elicottero e ha portato via 4 persone.
Per quanto riguarda la via è sicuramente il frutto di una grande intuizione e tenacia si Steger e compagna (1929). Hanno attraversato una gran paretona verticale e a tratti strapiombante sfruttando due grandi fessure che la solcano. Devo ammettere che già il primo tiro gradato V ha messo a dura prova la mia stabilità mentale, un pò per la roccia unta, un pò per l'esposizione, un pò per la fretta che avevamo... La via è sicuramente una bella e grande avventura, ma non so se la riproverò.
Tornando abbiamo pure fatto un piccolo incidente in auto: una vera giornata dove era meglio stare a casa.

Un pensiero va a N. che spero possa riprendersi al meglio dopo il grave infortunio sulle dolomiti di Fanes. Coraggio!
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