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Isola di Nagual (Pale di Lastiele), 29/10/2017 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Spenk |
Regione | Trentino Alto Adige |
Partenza | Pescicoltura Dro (230m) |
Quota attacco | 350 m |
Quota arrivo | 550 m |
Dislivello | 200 m |
Difficoltà | D / VI ( V+ obbl. ) |
Esposizione | Sud |
Rifugio di appoggio | - |
Attrezzatura consigliata | NDA. Serie completa di friend 0.3 - 2. Comodi anche un paio di dadi piccoli 1 - 3. |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Con Franz di ritorno dalle valle dell'Orco per gli incendi ci siamo fermati a dormire a Laghel e abbiamo scelto di fare questa via decisamente alpinistica che conta parecchi giudizi positivi. Forse avevamo le aspettative troppo alte dal libro di filippi: "meraviglioso itinerario...diedri solidi..ecc" e da altre relazioni che la davano per una delle vie piu belle della valle nel suo genere. beh siamo rimasti un pò delusi..
Davanti a noi una cordata di veneti (che spero siano tornati alla base prima che facesse buio). La linea è sicuramente bella, ma ne abbiamo fatte di decisamente più meritevoli nei paraggi e la roccia è tutt'altro che solida! Alcuni passi di V+ non sono paragonabili a pari grado nella valle. Il 50% dei blocchi su cui bussavo suonavano a vuoto, sono abbastanza sicuro che molti non reggerebbero la forza generata da un friend con una caduta. Tanti erano anche sassi di diverse dimensioni che ci hanno sfiorato (non c'erano altre cordate davanti, forse il vento boh), e c'è anche stata una gran frana che si è staccata sul lato destro delle placche zebrate..per fortuna non c'erano cordate! Due-tre tiri si fanno in A0 su roccia gialla, si può tentare la libera intorno al 6b ma considerando appigli decisamente unti per i piedi nei passi obbligati e che i chiodi sono belli vecchi..sconsiglio cadute del primo). Anche alle soste i cordoni e i chiodi sono belli datati. La roccia è decisamente friabile soprattutto nel primo tiro e nei due di uscita (consiglio di portarsi due mezze da 60 e calarsi in doppia da baci di carta). Arrivati in cima alla via abbiamo optato per la discesa a piedi..infinitamente lunga..dapprima bisogna risalire il bosco per mezzora obliquando a destra fino a incontrare la forestale (trovavamo e perdavamo continuamente flebili tracce) e poi scendere alla base coi sentieri cai segnati (1 ora dalla forestale) che conducono a Pietramurata. Da qui abbiamo fatto autostop per tornare all'auto perchè la strada era molto lunga e senza marciapiede risulta pericolosa. foto 1: la cordata che ci precede su L2 foto 2: la cordata che ci precede su L4 |
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