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| L'Angelo Grande, 17/08/2017 | Tweet |
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| Onicer | pangma
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| Regione | Trentino Alto Adige |
| Partenza | Solda - Kanzel-Pulpito (2348m) |
| Quota attacco | 3100 m |
| Quota arrivo | 3521 m |
| Dislivello | 400 m |
| Difficoltà | F / II ( II obbl. ) |
| Esposizione | Nord |
| Rifugio di appoggio | Serristori |
| Attrezzatura consigliata | Casco ed eventuale kit ferrata |
| Itinerari collegati | nessuno |
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| Condizioni | Ottime |
| Valutazione itinerario | Ottimo |
| Commento | Ogni tanto una cima a km zero. In vacanza a Solda approfitto della seggiovia che dal paese fa risparmiare 400 mt ed arrivo al Pulpito (2.348mt) alle 8.45.
Da lì lungo traverso in direzione rif. Serristori che da solo vale la gita: di fronte hai GZ, Zebrù ed Ortles in tutta la loro magnificenza. Faccio 2 parole col gestore Martin a cui chiedo consigli sulle condizioni itinerario Angelo Grande - Cima Vertana. Da lì riparto come un treno (..la famiglia aspetta a Solda) ed in 1h e 45 min sono in cima. L'itinerario dal rif. alla cima è ottimamente segnato sia con ometti che con strisce gialle, impossibile sbagliare, a patto che non scenda nebbia in quota. Il vecchio itinerario, che seguiva il canale che sbucava al passo dell'Angelo, non è più agibile/consigliabile, viene giù troppa roba. Anche la cresta che congiunge l'Angelo Grande alla Vertana non viene più percorsa per lo stesso motivo. A quota 3100 circa inizia un tratto di sentiero attrezzato con cavi d'acciaio che ti deposita ad un primo terrazzo a circa 3.250/3.300 mt (casco indispensabile, set da ferrata utile). Poi si sale faticosamente su massi enormi, con passaggi max II° fino a sbucare ad una seconda terrazza dove si vede tutto il crestone finale che ti porta in cima. Spettacolo, si vede tutto, troppo per poterlo scrivere. La vedretta di Lasa è un enorme catino grigio/nero con tanti crepi aperti, la nord della Vertana conciata malissimo, con terminale ovviamente oggi insuperabile. L'intenzione era scendere in cresta sino al passo dell'Angelo, da lì discendere sulla vedretta di Lasa, attraversare 1,5Km di ghiacciaio ed attaccare la cresta dopo il passo di Rosim, sul versante occidentale della Vertana, per arrivarvi in cima: una contrattura alla chiappa (daviaiciap le corse in montagna !) m'ha ricondotto a miti consigli, quindi dietrofront e giù per lo stesso itinerario sino al Serristori: pausa Radler e ritorno..in albergo. Bella montagna, magnifici contesti.. bellissimi incontri. Note: mentre scendevo incontrate 6/7 persone che salivano verso le 13.00, a cui, vista la velocità di crociera palesata, mancavano almeno 2h per la cima, alcune di queste erano senza casco (magari avevano placche di titanio sulla volta cranica). Un paio m'hanno chiesto consigli e dietro suggerimento hanno fatto dietrofront (non stai salendo sul Pora, non puoi essere ad inizio pomeriggio ancora lontano dalla meta con i nuvoloni pomeridiani che stanno per coprire le cime). Sicuro che questi faciloni manco sono entrati al rif. per chiedere consiglio, una superficialità che fa persino rabbia. Foto 1: ...povera Vertana Foto 2: cresta finale Angelo Grande Foto 3: ...povera vedretta di Lasa. In fondo il passo Rosim e l'inizio cresta sud Vertana. |
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