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   Traversata Passo Coca - Pizzo Coca , 25/09/2016
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Onicer  gio2   
Regione  Lombardia
Partenza  Armisa (1040m)
Quota attacco  2694 m
Quota arrivo  3050 m
Dislivello  400 m
Difficoltà  AD- / III+ ( III obbl. )
Esposizione  Nord-Ovest
Rifugio di appoggio  Bivacco Alfredo Corti
Attrezzatura consigliata  da alpinismo in ambiente: corda da 60metri, ramponi ,protezioni veloci, qualche cordino, caschetto .
Itinerari collegati  Pizzo Coca (3050m), cresta di Arigna (Dente di Coca-Cime d'Arigna)
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Stupenda traversata in ambiente severo e solitario , resa ancor più soddisfacente dalla salita per la selvaggia Val D'Arigna e il pernotto nell'accogliente Bivacco Corti , con vista sull'erto versante Valtellinese della traversata e sull'adiacente Vedretta del Lupo.
Gita ben recensita su On-Ice ; alcuni appunti :
- la salita al bivacco è piuttosto faticosa per via dello sviluppo notevole e del sentiero a tratti malagevole (pietraie , tratti con fango , e comunque terreno per lo più sassoso e sconnesso).
-complimenti al Cai Valtellinese e in particolare a Camillo , responsabile del bivacco , per l'ottimo stato in cui si presenta.
-per quanto poco inclinata la vedretta necessita i ramponi : ghiaccio vivo e il poco nevato residuo era gelato anche il pomeriggio.
-per salire al Dente di Coca tramite lo spigolo Castelnuovo , per evitare i diedri (oggi molto umidi) , siamo saliti pochi metri alla loro destra , su roccia ottima e con alcuni passaggi di III+.
-calate dal Dente : la prima di 15 metri su spuntone ( cordini e moschettone a ghiera nuovi ) visibile dalla croce di vetta. Poi seguire il cavo metallico , alla sua fine tralasciare i cordini con moschettone ma scendere ancora 3 metri e , viso a valle , 5 metri a sinistra c'è la calata (chiodo + sasso incastrato , cordone seminuovo con moschettone).
23 metri e si è su terreno camminabile a pochi metri dalla breccia.
La salita verso le Arigne è su roccia ottima , scalata facile (II+) ma molto divertente e a tratti esposta.
-la piodessa sotto la vetta Valtellinese , così come quasi tutta la roccia in ombra (versante nord nord-ovest) , era coperta dalla brina . Per evitarla abbiamo traversato (II) sul versante ovest , salendo poi dritti e giungendo così in cresta 50 metri a nord della vetta (facile , I+ , un pò di detrito).
-nei punti più facili non deconcentrarsi : infatti è proprio in questi che la roccia è più delicata.
-tornare ad Armisa è un viaggio : quindi richiede ottimo allenamento !
Con il Paul
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