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   Campanile di Val Salarno (spigolo Nord), 25/09/2016
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Onicer  Beps65   
Regione  Lombardia
Partenza  Malga Lincino (1600m)
Quota attacco  2700 m
Quota arrivo  2830 m
Dislivello  130 m
Difficoltà  AD- / IV ( III+ obbl. )
Esposizione  Nord
Rifugio di appoggio  Lissone - Adamè
Attrezzatura consigliata  NDA
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Eccellenti
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Oggi per la prima volta mi inoltro in questo meraviglioso luogo che è la val Adamè, la stellata lascia pian piano lo spazio alle cime che si colorano, breve tappa caffè al rifugio Lissone dove il gentilissimo ed esperto gestore Domenico, ci da dettagliate informazioni per la salita al Campanile, a sentirlo parlare e gesticolare sembra già di vedere i passaggi. Per diverse centinaia di metri la valle rimane pressoché in piano superata la baita Adamé saliamo al bivio in direzione passo Poia lo seguiamo fino ad una palina con inscritto n° 1, da qui su grossi matti puntiamo in direzione del passo di Dosaccio posto alla sinistra del Campanile, già da questo punto si intravede la via di salita “lui” è bellissimo ma il meglio di sé lo da dal passo, la forma di un dito che punta verso il cielo!! Ora studiamo la via da percorrere e decidiamo per il lato est che essendo al sole ha la roccia tiepida. Parte Gian su rocce rese molto scivolose dai ciuffi di erba che hanno chiuso tutte le fessure, dopo una ventina di metri trova un chiodo, (attenzione a sx del quale c’è una sosta, non lasciarsi ingannare perché porta su una via più difficile), lo seguiamo, parto io, scendo di alcuni metri su alcuni sfasciumi poi aggiro una cengia esposta ma facile e trovo un bello spuntone da fare sosta senza scendere alla bocchetta del campanile. Ci ricompattiamo, riparte Gian, sale una decina di metri ed aggira il naso del campanile sul lato destro (ovest) seguendo una bella lama prima ed alcune roccette poi raggiungendo la sosta descritta in relazione su un grosso spuntone. Siamo di nuovo insieme, mi lasciano l’onore di salire per primo il diedrino che porta in vetta, a metà del quale un vecchio chiodo è utilissimo per proteggersi, arrivo, rinvio e salgo tastando con le mani in cerca di un appiglio, mi tiro su, meraviglioso, sono praticamente in vetta, una lama sottilissima che di più non si può, che emozione!! Mi metto a cavalcioni e salgo fino alla sua estremità, sul lato sinistro la lama scende per una cinquantina di metri liscia e verticale, la discesa nello stesso modo fino al rinvio poi tutto facile, i soci ripetono il su e giù con il mio stesso stupore! Per la discesa si fa una calata su una sosta con 2 chiodi posta a pochi metri dalla via di salita ed in poco siamo al passo dove avevamo lasciato gli zaini. Da qui per la stessa via di salita ripercorriamo a ritroso tutta la meravigliosa val Adamé con il sole che ha colorato tutto, i cavalli al pascolo e l’acqua cristallina, sembra di attraversare il paradiso! Un grande ringraziamento ai Diavoli del Salarno, in modo particolare ad Edo, appassionati e conoscitori massimi di queste meraviglie Adamelline.
Foto 1 – Noi ed il Campanile dal passo Dosaccio
Foto 2 - Gian al chiodo del primo tiro
Foto 3 – Gian in vetta al Campanile.
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