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   Pizzo Strinato - Cresta Est, 30/07/2016
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Onicer  Beps65   
Regione  Lombardia
Partenza  Valbondione (grumetti) (980m)
Quota attacco  2600 m
Quota arrivo  2834 m
Dislivello  300 m
Difficoltà  PD / III ( III obbl. )
Esposizione  Est
Rifugio di appoggio  Curò e Barbellino
Attrezzatura consigliata  NDA, corda 30metri 2rinvii
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Discrete
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Agosto 2015, leggo per la prima volta di questa traversata e ne rimango subito affascinato, pochi altri la percorrono quest'anno, il motivo è ovvio, non tanto le difficoltà tecniche quanto per le doti di equilibrio, la roccia spesso malsana, la lunghezza totale del percorso, la rendono un qualcosa per pochi. Partiamo alle 6.30 da grumetti, Io, Eve e Claudio, fino al passo di pila è un escursione facile e di rara bellezza, qui ci imbraghiamo, abbiamo percorso circa 1500 metri di dislivello e diversi km. Il meteo è stabile ma disturbato da nuvoloni che iniziano ad avvolgere la nostra via. Ancora una rampa di circa 300 metri su sfasciumi ed erba e finalmente ci siamo. Inizialmente la cresta è più facile del previsto a patto di mantenere un buon equilibrio, arrivati in prossimità del punto chiave tutto cambia, bisogna scendere una breccia su rocce molto precarie, poi la paretina di III che percorriamo legati, per fortuna uno spit a metà aiuta parecchio in quanto oltre, le rocce sono tutt'altro che sicure, provo una presa e mi rimane in mano, un altra idem, arrivo ad una sosta sempre con spit, (gli unici su tutta la via) e faccio sicura ai miei compagni. Quello che ora abbiamo davanti è difficile da spiegare, si tratta di una lama affilatissima di rocce mooooolto precarie, la tipica Orobia Doc improteggibile, la percorriamo con tutti i sensi che sono al massimo, anche a cavalcioni sulla lama. Secondo me questo è il passaggio più impegnativo dell'intero percorso, meno di 100 metri dove non esiste la parola errore. Poi i torrioni si susseguono sempre sul filo di lama ma le difficoltà diminuiscono, siamo nelle nebbie ma anche se non ci sono tracce, ometti, è impossibile sbagliare, basta seguire il filo, finalmente la paretona finale ci fa intuire che quasi ci siamo, ci alterniamo fino all'enorme ometto in vetta, dove tiriamo un lungo sospiro di sollievo.. anche questa è fatta! Ora ci rimane solo la lunghissima discesa con meritato relax davanti al superbo tagliere e birra artigianale al Curò, e dopo l'ottimo Genepy offerto da Fabio il ritorno allegro a Grumetti sotto il temporale.
Foto 1 - Inizio della vera lama!
Foto 2 - Sulla cresta.
Foto 3 - ultimi passi facili.
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