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   Il Corno (tra rif. Coca & Curò), 18/06/2016
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Onicer  Beps65   
Regione  Lombardia
Partenza  Valbondione (1000m)
Quota attacco  2235 m
Quota arrivo  2265 m
Dislivello  30 m
Difficoltà  PD- / III ( III obbl. )
Esposizione  Est
Rifugio di appoggio  Coca e Curò
Attrezzatura consigliata  Corda 30mt, tre rinvii, qualche cordino.
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Discrete
Valutazione itinerario  Buono
Commento Una cima ai più sconosciuta, il Corno deve il suo nome all'omonimo passo, la sua forma slanciata ben visibile sia dal rifugio Coca, sia scendendo dal rifugio Curò, mi ha sempre incuriosito, di certo non è frequentata, vuoi la vicinanza ai giganti Orobici ed alle innumerevoli gite più blasonate nella zona, ma sopratutto troppo impegnativa per il classico escursionista e troppo poco appetibile per che vuole arrampicare, visto che la parte su roccia di soli 30 metri costringe ad un avvicinamento di oltre 3 ore. Sabato non volendo pestare neve decidiamo di tentare questa cima, il meteo alle 7 sembra discreto, è prevista una perturbazione nel tardo pomeriggio, ma si sa, siamo in montagna, il meteo non rispetta certo gli orari scritti su un bollettino. Fino al rifugio Coca tutto bene, poi decidiamo di salire verso il passo e attraversare il torrente poco prima del lago, ma non abbiamo fatto i conti con il disgelo che ci costringerà a togliere gli scarponi ed entrare nell'acqua a dir poco glaciale, intanto il meteo inizia a guastarsi, tanto che arrivati all'attacco della nostra via inizia una leggera grandinata. Fiduciosi decidiamo comunque di salire veloci, in effetti in vetta veniamo anche premiati da una timida schiarita, la salita in se non supera il III grado su un diedro di roccia abbastanza buona, la crestina di avvicinamento invece è da antenne alzate, erba scivolosa, roccia marcia, va comunque tutto bene ed in poco siamo di nuovo sul bellissimo sentiero che collega i due rifugi. Grandina fine senza problemi, poco prima della centrale idroelettrica si scatena il temporale, acqua, grandine, tuoni e fulmini, per fortuna manca poco ed a passo sostenuto raggiungiamo inzuppati da testa a piedi la nostra oasi di salvezza, oggi accogliente più che mai rifugio Curò! Qui oltre all'incontro di amici, ci riscaldiamo davanti ad un ottimo pranzo. La discesa avverrà con altra pioggia fino all'auto.
Foto 1 - La cima vista dal sentiero, la via sale a sx
Foto 2 - All'attacco
Foto 3 - La crestina e la cima
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