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   Esmeralda (Punta) Via Ciao Marco (2592m). , 27/09/2015
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Onicer  Mapi   
Regione  Piemonte
Partenza  Alpe Devero (1631m)
Quota attacco  2400 m
Quota arrivo  2550 m
Dislivello  150 m
Difficoltà  D / 5c ( 5a obbl. )
Esposizione  Sud
Rifugio di appoggio  rifugio Enrico Castiglioni
Attrezzatura consigliata  2 mezze corde da 60m, 10 rinvii, friend medio/piccoli, nutz, cordini per integrare
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Meta…Alpe Devero! Partenza sabato 26 settembre con esercitazioni e pernottamento al rifugio.
Domenica 27 settembre lasciamo il rifugio verso le 7,45…8,00…verso i Piani della Rossa, prima nel bosco poi sempre più ripido fino al bivio che ai Piani, oltrepassando un ruscello, devia a destra verso la bastionata dell’Esmeralda e sale sempre su ripido sentiero e poi su grossi massi dove alcuni ometti facilitano nell’orientamento. Dopo 1h45/2h00…si arriva alla base della bastionata sulla quale una dozzina di vie di media difficoltà, alcune trad, qualcuna da integrare, con una bella roccia dal colore rosso bruno, a placche e fessure sia orizzontali che verticali, con diedri, spigoli e tetti…permettono a tutti di trovare la propria dimensione e divertirsi. Si va dalla Via del Crepone, facile di III max ma tutta da proteggere e con roccia non sempre stabile, alla ben attrezzata ma da integrare Via Ciao Marco, alla Via del Diedro, a Carmagnola, ad Ariom Baba...Superesmeralda ecc.
Noi saliremo la Via Ciao Marco, una bella via di 5 tiri dal 5a obbl. all’ultimo breve tiro di 5c. La via è protetta a spit sempre a vista, anche se a volte un po’ distanti e quindi da integrare con friend e nuts, è divertente e trovo anche due chiodi di cui uno verniciato di arancione sul penultimo tiro ed uno nuovo più in basso…che tornano proprio utili. Tutte le soste sono collegate e con anello di calata, l'ultimo tiro è fin troppo chiodato!. Si procede su placca con fessure, anche orizzontali e quindi sempre con buoni appigli, qualche spigolo, un tettino facile e tutti si divertono. Peccato che appena saliti il primo tiro salgono le nuvole e perdiamo la vista sul panorama circostante. Un paio di cordate sulle vicine vie ci appaiono di tanto in tanto in un’atmosfera surreale e lattiginosa, li sentiamo ridere o imprecare, tra un “molla tutto!” ed un “libera!” e “vieni” e “vengo!”…. ;). Siamo gli ultimi a partire, davanti a noi un’altra cordata, le soste sono abbastanza comode su terrazzini anche piccoli ma sugli ultimi due tiri ci incrociamo con almeno altre tre cordate che dalle vicine vie si calano in doppia sulla nostra per evitare il canale detritico tutto a destra della Via del Diedro. Le nostre due cordate in salita, viste anche le doppie calate a perpendicolo sull’uscita della nostra via, evitano l’ultimo passaggio di 5c, un po’ più a destra ci sono gli spit dell’ultimo tiro di 5b della via del Diedro e di la saliamo comodamente superando un ultimo saltino e deviando poi a sinistra fino alla ultima sosta e calata. Con tre comode calate, evitando il canale detrico, si torna tutti giù un pò più in alto a destra dell'attacco. Poi per ripido sentiero ed ometti su grossi massi, si torna al rifugio. Bella e divertente via di roccia, con qualche passaggino non banale. Con gli allievi del corso di roccia AR1 della sottosezione Falc del CAI Milano.

Foto1: attacco della via;
Foto 2: uscita primo tiro;
Foto 3: seconda sosta e terzo tiro...poi la nebbia.
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