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GRANTA PAREY - CRESTA NORD EST, 05/08/2015 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | pangma |
Regione | Valle d'Aosta |
Partenza | Park THUMEL- Rhemes Notre Dame (1850m) |
Quota attacco | 3280 m |
Quota arrivo | 3387 m |
Dislivello | 100 m |
Difficoltà | PD+ / III ( III obbl. ) |
Esposizione | Nord-Est |
Rifugio di appoggio | BENEVOLO |
Attrezzatura consigliata | Corda da 60 mt (anche una mezza da 60 puo' andar bene), 4-5 rinvii, qualche fettuccia e cordino, discensore e casco. Non servono le scarpette d'arrampicata. |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Partito con Walter da Crema alle 04.00, tornato a casa alle 20.30 dopo 6 h di macchina (a/r) e 10 di gita. Giro lungo, moooolto lungo, senza dislivello esagerato (1600 mt circa tra andata e ritorno, con giro ad anello), ma con 18/20Km da macinare a passo svelto.
Arrivati al park di Thumel la ns. meta splende sotto i raggi di uno splendido sole mattutino, ma è in fondo...tanto in fondo alla valle. Di buona lena prendiamo il sentiero che, evitando la carrozzabile sterrata, ci porta in poco piu' di un h al rif. Benevolo (splendida la posizione, cordiale e disponibile il suo gestore Mathieu). Dal rif prendiamo il sentiero 13D che, superato il torrente, ci porta rapidamente in quota sino a 2.500 mt (direz col Goletta) dove le paline indicano a sx "lago di goletta". Dopo meno di mezz'ora il sentiero si biforca, a dx prosegue verso il lago di Goletta, a sx invece diparte un sentiero meno evidente in corrispondenza di un grosso masso dove c'è scritto in giallo COL GOLETTA: è di lì che si deve andare, in pratica è come se la cresta della Granta Parey iniziasse lì, intorno ai 2.800 mt circa. Dopo altra mezz'ora scarsa di cammino, tra marmotte, camosci , aquile e stelle alpine si perviene alla lapide di S.Bernardo a quota 3078 mt. Da qui se ci si abbassa a dx verso il ghiacciaio si va in direz. della normale (sconsigliata senza neve vista la qualità della roccia), se si tira dritti (traccia di sentiero proibitiva x i miopi) si va verso la cresta est della Granta, ravanando non poco sul pedio ghiaioso, franoso (merdoso): come da foto tirare dritto x la cresta di avvicinamento, stando in centro (noi ci siam tenuti piu' bassi a sx verso i nevai ed abbiamo perso un po di tempo x risalire e congiungerci alla retta via). Alla base della parete (3.280 circa) cambio di assetto e via per i 5 tiri da 20mt che portano alla Madonnina di vetta. L'attacco della via è a sx (spit evidente) ed i primi 2 tiri si sviluppano grossomodo su quella verticale in direzione dell'evidente camino in cui, all'inizio, c'è la sosta del III° tiro. Da lì in avanti c'è ancora un tiro che porta fuori dal camino, un centinaio di mt in linea retta di cresta sfasciumosa da percorrere in corserva e per finire l'ultimo tiro con traverso a sx prima della cima: tra un tiro e l'altro, tra una sosta e l'altra, c'è sempre uno spit in cui rinviare e tante le possibilità d'integrazione cordini e fettucce . Dalla cima panorami mozzafiato che spaziano dal Bianco al Gran Combin, dalla Becca al Granpa sino agli Ecrins. Discesa sempre dalla cresta nord-est con 3 doppie (disarrampicato sull'ultimo e primo tiro, doppie sui 3 centrali), facendo attenzione a non smuovere troppi sassi vista la cordata presente all'attacco della parete). Il posto merita, paesaggi bellissimi tra ghiacciai, laghi, cascatelle a non finire, con tanti punti un cui abbeverarsi (diversamente servirebbe una botte d'acqua vista la lunghezza dell'itinerario). Al ritorno abbiamo preso il sentiero 13A che ci ha riportati x via diversa a Thumel. Grazie Walter, oltre che ad essere + forte sei anche + simpatico di tuo fratello (Oscar...gnurant). Foto1: la cresta da tenere Foto2: Walter a metà del III°tiro prima del camino/fessura Foto3: Madonnina di vetta con massiccio degli Ecrins sullo sfondo |
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