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Diavolo di Tenda (Cresta Baroni), 26/07/2015 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | royaldave |
Regione | Lombardia |
Partenza | Carona- Parcheggi Pagliari (1200m) |
Quota attacco | 2576 m |
Quota arrivo | 2914 m |
Dislivello | 330 m |
Difficoltà | F+ / III ( II obbl. ) |
Esposizione | Sud-Ovest |
Rifugio di appoggio | Rifugio Calvi |
Attrezzatura consigliata | cordino x eventuali errori (se non si interpretano bene un paio di anfratti) |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Ringrazio il Pizzo Diavolo che è stata l'unica montagna a rimanere limpida per quasi tutto il giorno. Tutto il resto sempre semi-coperto. Parto non di primissima mattina perchè, sapendo di un cielo bizzarro lascio il tempo alle nuvole di alzarsi. Ore 8.04 sono al Rifugio Calvi dove con torta ai mirtilli e caffè decido col preparatissimo rifugista che è forse il caso di sfidare il meteo. E il meteo ci da ragione. Con la fobia delle vipere, messami addosso dai racconti di una donna fuori dal rifugio, percorro il tratto semi erboso e presto sbuco nella vallata del Poris. Poi seguo per il Diavolo ma sulla spianata che porta alla Podavitt mi tengo a destra beccando due omini e una scia che porta alla targa di inizio cresta. Targa posta malissimo se vogliamo visto che se uno stesse a destra, dove è posta attaccherebbe per errore una via di IV trovandosi subito nel m... come quasi capitava al sottoscritto. Invece no, l'attacco è qualche metro a sx costeggiando la roccia. Dopo qualche sforzo bello fisico si sbuca presto nella cresta vera e propria dove si può osservare l'evoluzione a lama aguzza della via. Il peggio si presenta quasi subito, un bel caminone di III° (dicono aggirabile) che ti espone quell'attimo alla viva Dio. Io il chiodo non l'ho visto ma è presente un chiodo per eventuale corda con rinvio. Poi divertente sviluppo, non banale, e non escursionistico, che richiede buone capacità sia tecniche che psicologiche vista la stretta lama in cui ci si espone. Occhio ai tagli e ai taglietti. Io non ne sono mai immune per quanto è vero iddio...Comunque la via non è infinita e dopo un'oretta ci si ritrova in vetta e ci si gode il ritorno dalla normale. Soddisfatto vista la mia caviglia sempre fuori posto e gli ottimi tempi di chiusura (strano!!!!)
FOTO 1 la targa da trovare per l'attacco via FOTO 2 SVILUPPO DELLA CRESTA FOTO 3 L'AGUZZA VIA |
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