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   Zucco Pesciola via GAsparotto, 20/06/2015
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Onicer  paglia   
Regione  Lombardia
Partenza  Park impianti Valtorta (1340m)
Quota attacco  1942 m
Quota arrivo  2092 m
Dislivello  150 m
Difficoltà  PD+ / IV+ ( IV obbl. )
Esposizione  Nord
Rifugio di appoggio  Rif. Lecco 1779
Attrezzatura consigliata  Normale dotazione alpinistica, Utile uno/due friend medi e qualche cordino per allungare delle protezioni. Buone protezioni termiche in caso di freddo vista l'esposizione. Mettere il casco anche alla base visto che sopra corrono tre vie vicine e c'è molto
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento DA "http://www.orobicando.it/index.php/elenco-escursioni/204-20130616-via-gasparotto"
Dal rifugio Lecco si sale alla parete:

http://www.sassbaloss.com/immagini/tracciati_vie/zuccopesciola.jpg

VIA COMUNE:

1° tiro: risalire lo spigoletto seguendo nella sua parte iniziale un evidente diedro (percorso non obbligato). Fittoni resinati ed un chiodo normale. 30 m., III°;

2° tiro: spostarsi a destra della sosta e salire sfruttando alcuni maniglioni: partenza atletica, sicuramente è più del III grado indicato dalle relazioni. Ritornare poi a sinistra e, su difficoltà più contenute, proseguire per un canaletto. 30 m., III°;

3° tiro: la via originale passa presumibilmente a destra aggirando uno strapiombo (visibili due chiodi). La richiodatura porta invece a salire a sinistra, con un passo iniziale impegnativo (IV°) ma su ottima roccia. Più sopra si prosegue invece con difficoltà minori, fino ad arrivare al termine dello zoccolo. Si scende in un intaglio quanto bassa per attraversarlo, risalendo e proseguendo su una cengia con erba e detriti. Possibilità di sostare su di un fittone su un masso isolato, o di proseguire fino alla sosta (scritta con il nome della via) alla base della parete successiva. 35-55 m., IV°, III°;


VIA GASPAROTTO:

4° tiro: risalire l'evidente canale-camino che sale obliquamente verso destra, cercando di rimanere inizialmente piuttosto esterni. 30 m., II°, III°;

5° tiro (tiro chiave): salire una spaccatura ed entrare in un diedro-camino umido e verticale formato dalla parete e da un pilastro staccato. Risalire il camino salendo sul pilastro staccato (molto bello) e proseguire poi verticalmente (un fittone a sinistra, un po' fuori via, si può saltare, proteggendosi con un dado). Proseguire poi per alcuni metri in un canale, raggiungendo la sosta. 25 m., III°+, IV°-;

6° tiro: entrare a destra in un diedro aperto, leggermente umido, ben ammanigliato, uscendone poi a sinistra e proseguendo per terreno più semplice fino alla sosta. 25 m, III°;

7° tiro: spostarsi di qualche metro a destra e salire per roccette inizialmente semplici, che si trasformano progressivamente in uno spigolo, che sale sempre più esposto ed affilato. 25 m., II°, III°

Partendo presto si evita il epricolo di sassi in testa ma la via rimane all'ombra e in giornate fredde e ventose come questa sarebbe meglio portare dei guantini. Vetta panoramica e al sole. Discesa per il canalone centrale, da me percorsa con scarpe da trail elggere ma con sfasciumi (meglio scarpe più protettive o scarponcini leggeri). Possibilità di salire anche dalla VAlsassina, come han fatto le cordate delle gemelle che ci seguivano e i ragazzi che erano con loro.
Con Francesco Ferrari (LYS) e le gemelle Lucia e Paola che ci han seguito da presso tranne l'ultimo tiro.
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