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Pizzo Coca, cresta di Arigna (Dente di Coca-Cime d'Arigna), 19/10/2014 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Fedora |
Regione | Lombardia |
Partenza | Valbondione (900m) |
Quota attacco | 2694 m |
Quota arrivo | 3050 m |
Dislivello | 356 m |
Difficoltà | PD+ / III ( II obbl. ) |
Esposizione | Nord-Ovest |
Rifugio di appoggio | Coca |
Attrezzatura consigliata | da alpinismo in ambiente: corda da 60metri,protezioni veloci, qualche cordino, caschetto. |
Itinerari collegati | Pizzo Coca (3050m), cresta di Arigna (Dente di Coca-Cime d'Arigna) |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Dopo la splendida giornata di ieri al Diavolo di Tenda per la cresta Baroni con la Cri, oggi ho come socio suo marito Luca. Quindi... altra “corsa”! Tra le poche “galoppate” orobiche per creste fatte finora, questa è stata per me la più entusiasmante: lunghissima (disl. totale sui 2300 m), faticosa per gli infiniti saliscendi, impegnativa soprattutto per l’esposizione di tanti tratti, e sempre sul filo di cresta, a volte molto aereo. Partiamo alle 6 da Valbondione, con le frontali; raggiunto il rifugio (chiuso!), proseguiamo per il lago e passo di Coca (2h e 35’ dalla partenza). Sosta al sole al passo e poi partiamo per la cresta, sempre stando sul filo per evitare traversi sfasciumosi e tocchiamo la Punta Isabella. Il percorso è sempre piuttosto evidente, anche perché si è sempre sul filo e comunque i passaggi migliori sono ben individuabili. L’esposizione è pressoché costante. La corda rimane sempre nello zaino, ma alcuni passaggi di II° (e in particolare quello di III°- poco prima della placca finale del Dente) li affrontiamo con attenzione, anche perché la roccia è spesso molto friabile. Dopo 1h (dal passo) siamo in vetta al Dente. Breve sosta e poi prima discesa in doppia di 15 m, seguita poco dopo da una di 30. Poi seguiamo il cavo metallico a dx (utile per indicare la via). Dalla breccia in poi il percorso sarà meno difficile tecnicamente, ma con continui saliscendi e tratti abbastanza esposti. Tocchiamo così anche le Cime d’Arigna, ma il Coca è ancora lontano. Su e giù, su e giù... arriviamo a delle placche piuttosto lisce e impegnative, che superiamo con attenzione. Dopo un camino piuttosto verticale e con pochi appigli, giungiamo all’ultimo torrione che precede la vetta del Pizzo Coca. Qui decidiamo di salire direttamente sul filo di cresta (dx); i primissimi metri sono piuttosto esposti ma ben appigliati (forse II+...), poi via via più facili e raggiungiamo la cima Nord. La croce sembra vicina, ma ci sono ancora i soliti su e giù su roccette... Finalmente, dopo 6h e 40 dalla partenza, raggiungiamo la croce di vetta, felicissimi. Discesa per la via normale e alle 16 siamo alla macchina. Ringrazio l’ottimo socio di oggi, l’infaticabile Luca, che mi ha accompagnata in questa bella cavalcata orobica.
NB. Ringrazio anche Ares che credo sia l'autore dell'itinerario collegato, descritto alla perfezione, e anche Ser59 autore di un report molto utile e dettagliato, del 29 settembre. FOTO 1: In vetta al Dente di Coca. Un poco più a dx, l'evidente "torrione" del Pizzo Coca, lontanissimo... FOTO 2: Proseguendo verso le Cime d'Arigna, sguardo all'indietro al Dente. FOTO 3: Sulla Cima Nord, il tratto finale verso il Pizzo Coca. |
Report visto | 3276 volte |
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