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   Torre di Babele, spigolo Soldà, 17/08/2014
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Onicer  ucamosciomoscio   
Regione  Veneto
Partenza  Capanna trieste (1170m)
Quota attacco  1900 m
Quota arrivo  2200 m
Dislivello  300 m
Difficoltà  TD / VI ( V+ obbl. )
Esposizione  Sud
Rifugio di appoggio  Rifugio Vazoler
Attrezzatura consigliata  NDA set di dadi, friends sino al 2 BD, fettucce e cordini
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Come spesso succede per le vie di Gino Soldà, esse rappresentano un marchio di garanzia qualitativa, qui in oltre dobbiamo aggiungere l’impareggiabile contesto dei Cantoni di Pelsa rinserrati fra la torre Venezia e la Torre Trieste e al cospetto della maestosa Busazza. La Torre di Babele è una delle grandi quinte rocciose che creano questo splendido labirinto, la via Soldà percorre il suo spigolo Sud con percorso logico ed ardito, su roccia di ottima qualità ed in grande esposizione, in particolar modo nella parte superiore dove le lunghezze si susseguono con grande logicità, leggermente più laboriosa la parte inferiore sotto la cengia, ma comunque sempre molto interessante. La chiodatura è di buona qualità malgrado non sia abbondante, le soste sono tutte attrezzate e le difficoltà abbastanza omogenee e continue.

Accesso :
Da Agordo proseguire in direzione di Alleghe sino al paese di Listolade, dove si svolta a ds imboccando la val Corpassa, percorrerne la stretta strada sino al rifugio Capanna Trieste ove si posteggia in un ampio slargo.

Avvicinamento :
Dalla Capanna Trieste risalire l’ampia strada forestale sino al rifugio Vazoler, proseguire poco oltre nel bellissimo bosco, sino a quando sulla ds si stacca la traccia per il bivacco Cesare Tomè. Seguire la traccia che si incunea nella valle dei Cantoni sino ad uscire allo scoperto nell’ampio ghiaione sottostante la Torre di Babele, risalirlo sulla sn per aggirare la macchia di mughi, raggiunta la base della parete costeggiarla verso sn sino ad entrare nello stretto canale che la divide dalla quinta rocciosa dello Gniomo di Babele. Risalirlo brevemente passando sotto un grosso masso incastrato, appena dopo una stretta cengia sulla ds permette di entrare in parete, qui si trova l’attacco, ore 2.00 dal posteggio.

Relazione :

L 1 Percorrere la stretta cengia e montare sul masso incastrato ( 1 passo di 3° ) quindi un breve muretto consente di salire su di una seconda cengia ove si sosta su clessidra 25mt.
L 2 Dal limite ds della cengia superare in traversata ascendente una placca compatta sin quasi sullo spigolo, salire verticalmente per fessurazioni ( 2 ch ) quindi traversare nuovamente in orizzontale a sn su cengia monolitica ( 1 ch ) sino ad una sosta su chiodi sotto una fessura insieme di 4°+ e 5° 35mt.
L 3 Superare direttamente la fessura (1 ch 5° ) proseguire più facilmente sino ad una clessidra con anello di calata ( 4°+ ) da qui obliquare verso ds su placca sino ad un terrazzino di sosta ( 5° 2ch ), oppure continuare sul muro leggermente strapiombante sovrastante vincendo un ostico passaggio ( 6° 1ch ) traversando per cengia monolitica orizzontalmente a ds al terrazzino sopracitato ( soluzione molto elegante da noi adottata ) 35mt.
L 4 Vincere il diedro molto aperto sovrastante ( 4°) dal chiodo posto al suo termine traversare decisamente a sn, sotto delle pance, superarle per un muretto ( 5°+ 1 cl e 1 friends ) , raggiunta una cengetta, proseguire per placca compatta ( 4°+ ) raggiungendo un terrazzo con mugo cordonato, traversare a sn sulla cengia sino alla base di un evidente diedro, ove si sosta su due chiodi con cordone giallo 35mt.
L 5 Superare direttamente il diedro e la fessura che segue con arrampicata atletica ed entusiasmante ( 1 ch 5° continuo con un passo di 5° +) sino a raggiungere una nicchia sotto strapiombi di roccia gialla sostando su di una grossa clessidra 40mt.
L 6 Traversare orizzontalmente a sn su cengia sino ad un chiodo, vincere con un passo atletico ( 4° + ) lo strapiombo quindi per placca ed un vago speroncino raggiungere la cengia mediana con mughi, sostando su di uno spuntone 25mt.
L 7 Seguire la cengia verso ds sino ad oltrepassare lo spigolo ed appena dietro dove la roccia ridiventa grigia sostare su di un chiodo alla base di una evidente fessura diedro 30mt.
L 8 Superare con magnifica arrampicata tutta la fessura ( 5° 1 passo di 5°+ 2ch) dove questa si perde due soluzioni, traversare su placche in diagonale a ds sino a raggiungere un terrazzino ( 5° 1 ch ) oppure proseguire direttamente su muro leggermente aggettante ( 6°- ) raggiungendo il medesimo terrazzino dove si sosta su due ch 40mt tiro entusiasmante.
L 8 Qualche metro in diagonale a sn , afferrare un diedrino e vincerlo ( 6°- 2ch ) proseguire in diagonale verso sn su bellissime placche grigie ( 5°+) raggiungendo il filo dello spigolo, seguirlo ( 5° ) raggiungendo un piccolo terrazzo ove si sosta su 2 ch 40mt altro tiro meraviglioso ed espostissimo.
L 9 Superare il diedro sovrastante ( 5° 1ch ) pervenendo ad un ampio terrazzo 20mt qui sostare comodamente.
L 10 Vincere l’evidente diedro sovrastante ed al suo sommo uscire a ds ( 5° sostenuto ) percorrere il terrazzino verso ds abbassarsi in un canaletto a ds e salire verticalmente per placche sul fianco ds di una evidente fessura ( 5° ) rientrando in questa più sopra, seguirla ( 4°+) arrivando in un ampio diedro canale di roccia meno buona, inclinato verso ds risalirlo 3° arrivando ad un mugo cordonato proprio sulla forcella di cresta sommitale dove iniziano le calate di discesa 70mt ( possibili soste intermedie ).

Discesa :
Dalla forcella, calata di 40mt nel canale/camino sottostante sino ad una sosta sulla riva ds idrografica, seconda calata 35mt sempre nel camino ad una terza sosta su chiodi sempre sulla ds idro leggermente nascosta fuori dal camino stesso. Da qui abbiamo effettuato altre due calate sempre nel camino raggiungendo il profondo canale che separa la torre di Babele dalla Cima del Bancon, ma conviene effettuarne una lunga di 55/60 rimanendo sulle roccette a ds del camino raggiungendo più a monte il canale sopraindicato. Seguirlo verso valle raggiungendo i mughi alla base dello Gnomo di Babele, da qui per l’itinerario di salita al rifugio Vazzoler.

Bellissima escursione in compagnia di Michele.

Foto 1 il tracciato
Foto 2 Michele su L 2
Foto 3 Su L 8

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