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Salbitschijen - Cresta Ovest, 16/07/2014 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | FranciG |
Regione | Svizzera |
Partenza | Ulmi (1195m) |
Quota attacco | 2430 m |
Quota arrivo | 2981 m |
Dislivello | 1000 m |
Difficoltà | TD+ / VII+ ( VI obbl. ) |
Esposizione | Ovest |
Rifugio di appoggio | Salbit-Biwak |
Attrezzatura consigliata | 12 rinvii, friends medio-piccoli, corde da 50 metri |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Salita effettuata in due giorni (15-16 luglio), in compagnia di Marco, ottimo compagno d'avventura.
Una splendida cavalcata sul più bel granito delle Alpi, una via di cresta eccezionale che si sviluppa su 6 torri da concatenare per un totale di 34 (?) tiri di corda (alla fine si perde il conto) intervallati da alcune calate. Diedri, fessure e lame a go-go un po' per tutti i palati ed un paio di psyco_placche. La gradazione corretta VI/A1 o VII+ in libera. La maggior parte delle soste è ad anelloni cementati, così come tutte le calate tra le torri. Dove non si trovano le soste è sempre possibile usare spuntoni e massi incastrati. La chiodatura è mista: chiodi vecchi, cunei di legno con cordini sfilacciati e alcuni spit. Consigliabile avere un po' di friends di varie misure per integrare. Se si è molto veloci e non si fanno errori nella ricerca dell'itinerario è possibile farla in giornata. Noi però abbiamo preferito spezzare la salita in due giorni, partendo il 15 mattina da Milano e attaccando comodamente dopo mezzogiorno. Questo ha aggiunto un po' di avventura alla salita, ci ha permesso di gustare maggiormente l'ambiente che ci circondava ma ha comportato arrampicare con uno zaino un po' troppo pesante (soprattutto il primo giorno). Abbiamo bivaccato a metà del penultimo tiro della seconda torre, dove abbiamo trovato un hotel a 5 stelle, ma posti da bivacco si trovano praticamente su ogni torre e agli intagli tra l'una e l'altra. La via richiede un impegno elevato considerati lo sviluppo e l'esigenza di doversi proteggere su molti tiri ma sono presenti parecchie vie di fuga, anche se le calate di emergenza non sono sempre in buono stato. Foto 1: si parte un po' pesanti Foto 2: la cima della seconda torre Foto 3: la cresta vista dalla vetta |
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