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   Pietra Quadra, Parete Nord, Via Calegari, 09/07/2012
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Onicer  fabiomaz   
Regione  Lombardia
Partenza  Rifugio Laghi Gemelli (2000m)
Quota attacco  2070 m
Quota arrivo  2320 m
Dislivello  250 m
Difficoltà  AD / IV ( III+ obbl. )
Esposizione  Nord
Rifugio di appoggio  Laghi Gemelli
Attrezzatura consigliata  Completa da roccia, la via è completamente da attrezzare.
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Buono
Commento Avvicinamento:
Dal rifugio Laghi Gemelli si sale velocemente al passo di Mezzeno e dal passo si volge per tracce di sentiero (ometti) al passo del Tonale, che rimane a destra del monte Spondone (30').
Si scende dal canale dapprima per rocce friabili, poi per traccia di sentiero. Giunti al primo ampio pianoro conviene lasciare il sentiero e traversare in direzione Sud per rocce e sfasciumi tenendosi appena sotto la cresta rocciosa dello Spondone. Giunti a un bel balcone panoramico sulla parete nord si scende per canale erboso a sinistra. Per prati si taglia verso lo sperone su cui si sviluppa la via e si raggiunge ben presto una traccia che porta proprio in quella direzione.

Salita:
Portarsi alla base del costone roccioso immediatamente a destra di quello che scende più basso. Salire le facili rocce dello zoccolo su buon conglomerato fino a intersecare due diedri-canali che tagliano diagonalmente la parete verso sinistra. Dopo diversi dubbi abbiamo deciso di prendere il secondo, più ampio, anche se appariva più sfasciumato e bagnato del primo. Salire un primo facile tiro fino alla base di una strettoia con paretina appoggiata sulla sinistra (trovato vecchio cordino su spuntone): 50 m, II-III. Salire la paretina tenendosi vicini al centro del diedro. Dove si stringe e si fa bagnato attenzione alla roccia molto brutta (trovato chiodo con cordino: calata?). Si supera una breve parete verticale in uscita (3 m) con roccia delicata e superando una masso che ostruisce l'uscita. Appena sopra attrezzare una sosta (50 m, III° passo di IV°).
Proseguire nel diedro a destra affrontando una bellissima placca rossa di verrucano. Ottimi appigli e grip da urlo malgrado la roccia fosse bagnata. Passo delicato in uscita (IV° pieno). Si prosegue per una decina di metri facili, fino a un'evidente cengia che va a sinistra. Qui diverse possibilità. Si sale verticalmente nel diedro affrontando una bella placca di conglomerato. Si sale lungo lo spigolo a sinistra della placca per roccette più facili ma poco stabili, o si segue la cengia a sinistra per 20 metri fino a trovare il canale con cui in ogni caso ci si ricollega più in alto.
Superata la placca ci si trova alla base di un canale che si stringe fino a formare un profondo diedro rosso di verrucano con uscita verticale.
Alla base del diedro trovati due chiodi a poca distanza. Sceglierne uno e fare sosta (60 m, IV-IV+).
Affrontare il diedro su roccia discreta. Attenzione all'uscita dove si muove parecchia roba. Buone lame sulla destra per proteggersi a friend. In uscita spostarsi a sinistra. Poi salire qualche metro per roccette e sostare su spuntone (40 m, III+-IV).
Affrontare direttamente una bellissima placca di conglomerato ben appigliata e con un lamone sulla sinistra che permette un'elegante dulfer (III). Ci si trova in un piccolo anfiteatro con una paretina di una decina di metri scarsi. Affrontarla al centro in corrispondenza di una frattura che permette di evitare un piccolo strapiombino. In uscita attenzione ai sassi appoggiati. Salire qualche metro e sostare (50 m, III+).
Da questo momento ci si può slegare o salire in conserva per facili rocce, o proseguendo lungo lo spigolo oppure entrando in un valloncello erboso. Raggiunto un colletto la via è finita. Si incontra infatti la traccia di sentiero che collega l'anticima e la cima del Pietra Quadra. La si segue in direzione Nord-Est verso la cima.

Discesa:
Dalla cima abbassarsi qualche decina di metri fino al incrociare un sentiero che prosegue a mezza costa verso il monte Spondone. Seguirlo. Il sentiero, dopo essere passato sotto i pendii prativi della vetta dello Spondone si abbassa verso il Passo del Tonale. Tagliando per pietraia raggiungere in breve il passo di Mezzeno e da lì in 20' il rifugio Laghi Gemelli.

Note:
Avendo percorso il giorno prima la via Calegari-Rho al Pizzo del Becco abbiamo trovato questa via leggermente più difficili, sia per le difficoltà di orientamento, sia per i singoli passaggi di arrampicata e complessivamente più bella. La roccia va da orobica standard (...) a entusiasmante (le placche di verrucano rosso). Alzando un pò il grado probabilmente si possono aggirare i passaggi con roccia scabrosa. Essendo poco ripetuta è ovviamente abbastanza sporca. In via trovati 3 chiodi.

foto 1: La luna ci saluta quando ci avviciniamo alla parete
foto 2: la parete dove si svolge la salita
foto 3: il canale-diedro d'attacco.
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