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Tentativo Bramani-Oppio Corno or. di Salarno, 22/09/2007 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Giacomo cordamolla |
Regione | Lombardia |
Partenza | Fabrezza (1424m) |
Quota attacco | 2900 m |
Quota arrivo | 3298 m |
Dislivello | 1500 m |
Difficoltà | D+ / V+ ( V obbl. ) |
Esposizione | Sud |
Rifugio di appoggio | Prudenzini (questo we aperto) |
Attrezzatura consigliata | NDA + set di friends, set di nuts e 5/6 chiodi da granito |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Mediocri |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Doveva andare tutto perfettamente senza intoppi per riuscire a realizzare questa "impresa" (parlando per il sottoscritto); non è stato così purtroppo.
Dopo una partenza alle 4:20 da Fabrezza con le frontali transitiamo al rifugio verso le 6:15. In prossimità delle placche del Cornetto deviamo a sinistra lasciando il sentiero 14 per Passo Salarno. La nsotra meta è sempre coperta dalla mole del fratello minore (ovvero il Cornetto). Seguendo gli sfasciumi faticosi ed instabili ci portiamo poi in vista del nostro paretone. che sembra abbastanza bagnato. Nella risalita del ghiaione notiamo una patina di verglas presente su alcuni sassi e, viste le numerose macchie scure sulla parete iniziamo ad essere demoralizzati e pensiamo ormai ad un rientro. Giusto per andare a vedere completiamo gli ultimi 10-15 minuti fino all'attacco, dove nel diedrone scorre molta acqua, probabilemnte causata dallo scioglimento della neve caduta a inizio settimana. Dopo aver cazzeggiato guardando anche l'attacco della durissima Tantrica (Chiaf-Rivadossi 99 ED), dalla quale avremmo dovuto calarci con 16 doppie. ritorniamo con calma verso valle, incontrando anche numerosi camosci e stambecchi per niente impauriti dalla nostra presenza. Prima delle 14 siamo nuovamente all'auto. Consiglio di ripetere la via dopo periodi asciutti e con temperatura abbastanza alte, visto che all'attacco penso ci sia irrimediabilmente un po' di umidità (il sole arriva solo alle 10 in questo periodo, visto che è coperto dal Cornetto). L'avvicinamento richiede circa 1 ora e 30 dal Prudenzini; l'ultima parte si svolge su ghiacciaio coperto da detriti instabili (non nec. ramponi) e rallenta non poco la progressione. Partecipanti: Giacomo e Andrea. |
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