|
Cassin al Torrione Palma, 10/07/2010 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | CMauri |
Regione | Lombardia |
Partenza | Piazzale dei Resinelli (1300m) |
Quota attacco | 1800 m |
Quota arrivo | 1950 m |
Dislivello | 150 m |
Difficoltà | TD- / 5b ( 5a obbl. ) |
Esposizione | Sud |
Rifugio di appoggio | Porta |
Attrezzatura consigliata | 8 Rinvii, 2/3 friends medi |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Via storica del Lecchese, partiamo dal Porta e in meno di due ore arriviamo all'evidente deviazione con cartello del sentiero Giorgio che indica il torrione, poco dopo l'imponente bastionata del Palma si mostra in tutta la sua bellezza... e la voglia di roccia si fa sentire!
Si risale ripidi le roccette sino a circa un centinaio di metri dall'attacco dove, erroneamente, attacchiamo la placca appoggiata sulla sinistra del canale. Poco dopo le difficoltà crescono sino a diventare un po' troppo elevate per salire slegati. Daniele si sposta a sx rimanendo bloccato sotto ad uno strapiombante diedro camino, Sergio la attacca al centro, ma la roccia poco stabile lo fa desistere a pochi metri dall'uscita. Io attacco il diedro di destra, il percorso è un buon IV grado bagnato, ma la roccia è molto solida quindi chiudo il naso e si va su, da sopra lancio la corda ai compagni che una volta legati salgono senza problemi. Identifichiamo e attacchiamo all'evidente scritta blu sulla parete, dapprima un tiro facile (ma non troppo) di riscaldamento, poi qualche placca nera leggermente strapiombante ci porta alla seconda sosta. Per placche e diedri mai banali ma neppure affaticanti si sale seguendo i sempre evidenti fittoni che rendono la salita decisamente meno impegnativa di quanto previsto. Arrivati al Mugo il pensiero va al mitico Cassin ("Dritto sopra di noi, a circa trenta metri, una macchia nera nella parete bianca: E' un mugo ... ..."), si riparte ma questa volta lasciamo perdere i fittoni (che non vediamo :-) ) e ci ritroviamo a seguire la via originale, cosa che faremo sino in vetta, la roccia è comunque sempre accettabile e le protezioni che troviamo, ora veramente distanziate e "tradizionali", ridanno alla via quel carattere "alpinistico" che ci aspettavamo, il divertimento ne guadagna e un piccolo rammarico ci fa pensare che forse modificare in quel modo la via cambiandone le caratteristiche e il tracciato non è stata una gran scelta... comunque il divertimento è garantito e la via è consigliatissima, in vetta seguiamo le frecce che ci portano alla calata di "25 metri" che con la nostra mezza da 50 ci porta a 10 metri dal canale. Riattrezziamo quindi la doppia con l'altra mezza e arriviamo al sentiero che in "breve" ci riporta all'auto. |
Report visto | 3310 volte |
Immagini | |
Fotoreport | |