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Sasso della Lede, 14/08/2015 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | njek |
Gita | Sasso della Lede |
Regione | Trentino Alto Adige |
Partenza | Val Canali (1300 m) |
Quota arrivo | 2580 m |
Dislivello | 1300 m |
Difficoltà | F |
Rifugio di appoggio | Biv Minanzio |
Attrezzatura consigliata | nessuna |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Dal parcheggio Presso Malga Canali (di prima mattina si va bene, ma poi è un po’ un macello) son salito sulla careggia del fondovalle fino a prendere il sentiero 711 a sx.
Bel sentierino che sale nervoso nel Vallon delle Lede. Verso i 2000m ci sono le indicazioni per la Forcella delle Sedole che si raggiunge facilmente ….gran vista sul Sass Maor e Cima Canali. La salita al Sasso della Lede la si prende scendendo un breve tratto a dx e raggiungendo l’imbocco del 3° canale da sx, lo si riconosce anche per lo sperone (che a me ricorda un ginocchio con tibia che sprofonda nelle ghiaie) a dx (evidenziato con linea nera nelle foto 2-3). Si può notare mentre si arriva alla forcella il sasso incastrato nel canale (foto 3 evidenziato con riquadro). Quello è il punto più impegnativo della salita, c’ho pensato un attimo, ma poi l’ho superato facilmente in opposizione…non con molta classe: piedi-culo …ma così son salito, e sceso, facilmente. Poco sopra con un diedrino si esce dal canale a dx, c’è un ometto, qui ho fatto un’asinata e forse ho frainteso un ometto all’imbocco di un canale che ho risalito (in fucksia nella foto2). Il canale non è difficoltoso, ma nella parte finale si impenna un po’ ed è estremamente friabile….non è molto consigliabile…. Per tutto il canale non ho trovato nessun ometto ma all’uscita ho ritrovato vari ometti che mi hanno riportato sul percorso corretto. L’ultimo tratto, che passa nel canalone tra cima e anticima, alterna tratti di I° a tratti in cui si cammina su percorso friabile o tratti erbosi. Molto bello il panorama dalla cima, anche se velature hanno ingrigito un po’ l’ambiente. Non è certamente una delle cime più belle della zona, ma ha il suo perché .. In discesa ho seguito il percorso corretto che dal canalone tra cima e anticima porta a raggiungere i pendii erbosi che si notano anche raggiungendo al Forcella delle Sedole, per poi traversare con brevi saliscendi sopra lo sperone a ginocchio e tornare nel canale per il diedrino. Nelle ghiaie sotto il canale si nota una traccetta e ho anche fatto un ometto che, però mi sembra poco visibile .. Foto1 : salendo alla Forcella delle Sedole Foto2: la salita dai pressi della Forcella delle Sedole,in rosso il percorso corretto descritto da Visentini e Marchel (Tappeiner). In arancio la variante che ho seguito per sbaglio in salita Foto3: la salita un poco più a valle rispetto alla Forcella, nel riquadro il sasso incastrato |
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