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   Tacca,Monte,Castello, Forca ... Cridola!, 01/08/2015
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Onicer  njek   
Gita  Tacca,Monte,Castello, Forca ... Cridola!
Regione  Veneto
Partenza  Pra Toro  (1300 m)
Quota arrivo  2581 m
Dislivello  2440 m
Difficoltà  F
Rifugio di appoggio  Rif Padova-Biv Vaccari
Attrezzatura consigliata  nessuna
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Incerto, quanto il meteo, sul dafarsi alla fine mi son fatto prendere dalla febbre da NE e dalla speranza ....non è andata benissimo, ma nemmeno male....
Accesso: sono partito da Pra Toro, presso il Rif Padova. Segnalo che la strada è, attualmente, senso unico alternato : dalle 9.30 alle alle 14.30 è permesso solo salire, dalle 14.30 è permesso solo scendere fino alle 16 o alle 16.30, non ricordo bene. Il divieto è incollato sui cartelli, questo mi fa ipotizzare che non sia permanente ma relativo al periodo......
Dal parcheggio si vedono già i cartelli e imboccare la salita alla Forcella Scodavacca non è stato un problema, la salita è passata veloce e proprio alla sommità ci sono le indicazione per la secca salita alla Tacca della Cridola con lo spettacolare Giaf di fronte.
Dalla tacca l'attacco della normale per il Monte Cridola è evidente (grossa scritta rossa).
I bolli guidano bene riducendo la sensazione di essere in un ambiente selvaggio e severo, quale è sicuramente il Cridola. L'ambiente è molto bello con le Torri Both-Cridola ecc. di fronte.
Da bergamasco, il percorso per certi versi ricorda, come genere, la normale della Presolana, mi è parsa un pocò più impegantiva, ma forse incide l'assuefazione alla salita a cui faccio riferimento.
Per la maggior parte del tempo si cammina e si affrontano passaggi di I°, dal mio punto di vista ho affrontato 4 tratti un pò più impegnativi, credo con difficoltà intorno al II°.
La giornata non è stata bellissima, solo discreta, con nuvole alte che hanno, a tratti, offuscato un pò la bellezza del posto (per me le Dolomiti d'oltre Piave son tra i più belli mai visti...), ma fermarsi un bel momento in vetta è stato un piacere.
Ridisceso alla Tacca sono sceso verso Nord alla Cuna, questo versante è sicuramente più scomodo. Per andare al Biv Vaccari il sentiero scende poco sotto i 2000m, direi dura tagliare prima, a dx c'è il crestone che degrada dalla Torre Finestra.
Superate delle roccette il sentiero porta al Biv Vaccari in una bella conca verde tra il gruppo del Tor, del Cridola e l'omima forca.
Ho abbandonato il sentiero che sale alla Forca e a vista son entrato nella pietraia che scende dal canalone tra il Castello di Torre Cridola e la Torre Finestra con la sua particolare apertura.
La salita è senza traccia e un pò scomoda, non quanto avevo letto....ma se non sopportate le pietraie non ve la consiglio.
Portandosi, appena possibile, a sx ai piedi delle rocce si riesce a salire senza troppo ravano. Più su, come consiglia Visetini nel suo libro, ho sfruttato le rocce gradinate sulla sx e son sbucato in cresta ben a sx della Forcella del Castello.
Avevo con me la fotocopia del libro di Burra e Rizzato (Idea Montagna) e la Guida ai Monti che sono sbrigative nel descrivere l'ultimo tratto (descrive più particolari Visentini...), ma non è stato un problema.
Il Castello di Torre Cridola visto da Sud-Est è formato da 4 dentini allineati da SO a NE, il primo che si incontra arrivando dalla forcella (da Ovest) è preceduto da due campanili, mi sono infilato per un brevissimo canalino tra questi e il primo dente portandomi sul versante SE su una cengia spiovete, senza difficoltà tecniche ma su terreno infido. Con un pò di attenzione l'ho percorsa tutta alla base dei primi tre denti (passando di fianco anche ad un basso antro), tra il terzo e il quarto dente son salito per un breve ed erto pendio detritico e in breve a destra sono stato sulla sommità più ad NE con ometto.
Questo è, probabilmente, la sommità descritta da Visentini e Burra/Rizzato, la terza da ovest (con grosso ometto) sembrerebbe un pocò più alta e ho provato a raggiungerla. Questa ha la forma di una squadrata torretta, lo spigolo rivolto verso NE non è roba per me, per cengette ho traversato, stavolta sul versante nord, fino allo spigolo opposto (nei pressi c'è anche un ometto). Seppure anche questo spigolino appaia ardito son salito (pochi passi) per rocce abbastanza gradinate però con difficoltà maggiori del I° che è attribuito al Castello (credo sul II°).
Il Castello di Torre Cridola non è una cima importante, ne tantomeno appariscente, l'ambiente è però molto bello e come raccontano i libri che ho citato ha una sua magia.
Aggiungo che la quota storicamente riconosciuta dalle publicazioni, è probabilmente sbagliata, come del resto accenna la Guida ai Monti, la carta regionale la quota 2420m e raffrontando con altimetro la cima con il bivacco Vaccari e la Forca del Cridola mi sempra plausibile.
Ridisceso sui miei passi (qualche tratto divertente ma anche tratti davvero scomodi) ho preso il sentiero per la Forca del Cridola sopra il bivacco.
Dalla Forca del Cridola son sceso per il sentiero CAI340 verso il Giaf, dalla Mescola il sentiero porta ad una canale pur essendoci traccia, devo dire che se fosse frequentato intensamente oltre al casco chiamerebbe di portare uno scudo .... fortunatamente ero da solo....come per gran parte del giro del resto.
Fatto il traverso per il Boschet non ho visto il sentiero alto e son sceso fin quasi al Rif Giaf (credo sui 1450m o poco meno) da li son risalito alla Forcella di Scodavacca e son sceso a Pra Toro....la perdita di tempo è stata piuttosto indolore, comunque non potevo ancora scendere con l'auto ....e la domenica mi ha concesso solo un giretto di perlustrazione....

Foto1 : Tacca della Cridola la linea rossa evidenzia la parte bassa del percorso di salita alla cima
Foto2 : Panorama dal Castello di Torre Cridola
Foto3 : Torre Cridola e Monte Cridola, a sx più lontano il Giaf

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