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Grignone - ferrata Sasso dei Carbonari Cai Mandello, 05/07/2015 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | maurizio1972 |
Gita | Grignone - ferrata Sasso dei Carbonari Cai Mandello |
Regione | Lombardia |
Partenza | Vò di Moncodeno (Cainallo) (1436 m) |
Quota arrivo | 2410 m |
Dislivello | 1000 m |
Difficoltà | EE |
Rifugio di appoggio | Bietti, Brioschi, Bogani |
Attrezzatura consigliata | Da escursione + set ferrata |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Bella! Pensavo che fosse più corta e monotona invece la cresta del Sasso Carbonari attrezzata a ferrata è panoramicissima, aerea e molto divertente. Peccato il caldo mortale: da jungla nel bosco, poi meno umido ma con sole spaccatesta fino in cima. Parto alle 9 e il parcheggio del Vò di moncodeno fa presagire affollamento nei rifugi. Dopo la bocchetta di Prada (1626mt) e fino al Bietti la gente diminuisce. Incontro tre ragazzi che saliranno per il caminetto, parallelo alla ferrata, ma più breve e diretto per la vetta. Per raggiungere la ferrata è importante seguire il sentiero 26 diretto verso la bocchetta di val Cassina. Da dopo il rifugio fino alla fine della ferrata incontrerò solo una coppia, due camosci nel canalone sottostante e tante stelle alpine. In 1h30 sono alla Bocchetta di val Cassina (1823mt); poco dopo, in discesa, inizia la ferrata. Si raggiunge un suggestivo intaglio da cui parte una paretina articolata, attrezzata anche con scaletta in metallo. E’ forse il tratto chiave, anche se in realtà l’attenzione è da porre in molti traversi o discesine a volte non assicurate con catena. La ferrata è più un sentiero attrezzato impegnativo e assicurarsi può servire psicologicamente, tanto più che le paretine che si incontrano sono arrampicabili e fare trazione fa solo fare fatica aggiuntiva. In ogni caso l’imbraco, dissipatore e quant’altro me li sono portati per cui decido di sfruttarli nei punti topici. Dopo il primo tratto ingaggioso si sale con bel sentiero tra erba e rocce la zona del Prà del Sengg e a seguire si aggira il Sasso Carbonari. La strada è ancora lunga e si può ammirarne l’intero sviluppo di cresta. Con vari saliscendi si arriva verso la parte finale con un ultima parete con piolo per spinta che costituisce l’ultima difficoltà di rilevo. in corrispondenza della bocchetta di Releccio (2360mt) la ferrata termina innestandosi sul sentiero principale che conduce in breve a sx al Brioschi. Ogni tanto sale un po’ di foschia, ma nel complesso il panorama è aperto nonostante l’ora. Arrivato in cima in 3h40. Qui lotto contro insetti famelici e rincoglioniti, arrivati in vetta al Grignone sospinti dall’onda di calore. Sosta pranzo e soprattutto idratazione, poi faccio in tempo a farmi pungere sopra la caviglia da un bel bombo. Discesa dalla ganda senza più nevai verso il Bogani nel caldo via via più letale.
Foto 1 – Prima paretina verticale con scaletta Foto 2 – Panoramica della cresta dal Sasso Carbonari (dx) fino al Grignone (sx) Foto 3 – Dal Grignone particolare dell’ultima parte di cresta su cui si sviluppa la ferrata |
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