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   Monte Tonale e Pizzo Orobie, 19/10/2014
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Onicer  Pierpaolo   
Gita  Monte Tonale e Pizzo Orobie
Regione  Lombardia
Partenza  Roncobello loc. Baite di Mezzeno (BG)  (1580 m)
Quota arrivo  2425 m
Dislivello  1170 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  Rifugio Laghi Gemelli
Attrezzatura consigliata  Normale da escursionismo
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Da lungo tempo le cime che corrono appena sopra i Laghi Gemelli hanno stuzzicato la nostra curiosità, sebbene meno note delle loro dirimpettaie che si ergono sulla sponda opposta. Tempo fa avevamo tentato di effettuare il giro nel senso contrario a quello che ci siamo prefissati di fare oggi, ma eravamo stati respinti dalle condizioni meteo avverse, tra pioggia e umido. Oggi invece finalmente il clima è dalla nostra parte, decidiamo così di tentare l'esplorazione, visto che tale è, dal momento che non è un itinerario largamente battuto e bisogna orientarsi a naso. Traccia GPS nell'orologio, indicazioni cartacee nel marsupio e via, siamo pronti a partire dalle Baite di Mezzeno. L'itinerario è il classico fino all'omonimo passo, su sentiero ottimamente segnalato. Da qui in poi la musica cambia drasticamente. Per andare a prendere la cresta che collega le varie vette bisogna infatti rimontare un ripidissimo pendio erboso e a tratti roccioso che punta direttamente la prima delle cime, il Monte Spondone. Le relazioni che abbiamo letto in merito a questo tratto ci paiono fin da subito troppo semplicistiche, sottovalutando la sua pericolosità. Fin dai primi metri la pendenza è molto sostenuta, si sale su balze erbose a momenti poco pronunciate e questo rende la cosa decisamente infida. Voltandosi indietro si nota come tale erto pendio vada a sbucare nel vuoto, particolarmente sul versante affacciato a Mezzeno. Non ci mettiamo perciò molto a decidere di fare dietro front, non sono questi i percorsi che ci piacciono, perché oggettivamente molto insicuri. Sappiamo che lo Spondone è raggiungibile percorrendo un sentiero che giunge dal Pietra Quadra e realizziamo il fatto che sarebbe meglio arrivarci da lì. Ormai è tardi però per cambiare così drasticamente itinerario, ma mentre stiamo scendendo per tornare al Passo notiamo la presenza di ometti in pietra che puntano la nostra cresta. Incuriositi li seguiamo e con il trascorrere del tempo siamo sempre più convinti che portino al Passo Tonale. Così in effetti è, ci rincuoriamo perciò all'idea di riuscire almeno parzialmente a compiere l'itinerario che ci eravamo prefissati. Seguendo bolli rossi ci dirigiamo allora sul soprastante Monte Tonale. Il percorso è anche qui molto ripido e a tratti esposto, ma mai come il pendio attaccato poco prima per andare allo Spondone. Somiglia vagamente all'ultimo tratto che porta in vetta al Cimon della Bagozza, solo un po' più pepato. Faticosamente ci portiamo dunque in vetta, da dove si gode un panorama spettacolare. La nostra attenzione è rivolta soprattutto alla cresta di collegamento allo Spondone, che sembra piuttosto esposta e articolata, sebbene non lunga. Oggi non c'è più tempo per andare e tornare da lì, considerando che ci toccherebbe anche scendere dall'infido pendio, cosicché facciamo ritorno al Passo Tonale e dopo avere toccato anche la facile cima del Pizzo Orobie proseguiamo sul percorso che porta alla sella posta sotto il Pizzo dell'Orto (che non saliamo). Qui inizia la nostra vera discesa tra grandi blocchi di pietra e dopo qualche minuto siamo anche costretti a tribolare non poco, perché non c'è una vera traccia da seguire e camminare tra gli scivolosi massi non è cosa proprio semplice. Giunti nei pressi del Laghetto della Paura il percorso assume sempre più le sembianze di un sentiero vero e proprio, così da permetterci un cammino più agevole e veloce. L’itinerario porterebbe a dovere scendere per andare a prendere la traccia bollata che dal Rifugio Laghi Gemelli conduce al Passo di Mezzeno, ma per evitare di dovere risalire troppo tentiamo la carta di proseguire a mezza costa sui pendii erbosi. L’intento ci riesce per metà, nel senso che un pochino di discesa è inevitabile, ma arriviamo comunque a prendere una traccia che corre più alta del sentiero originale e conduce proprio al Passo. Non ci resta ora che scendere fino alle Baite di Mezzeno, immergendoci nella nebbia che qui è spesso di casa. Chiudiamo così l’escursione toccando due delle quattro cime che ci eravamo preposti di salire, riflettendo sul fatto che in futuro ritenteremo l’attraversata, includendo nell’escursione il Pietra Quadra per evitare così di dovere affrontare il pericoloso pendio dello Spondone.

Foto 1: in vetta al Monte Tonale
Foto 2: bella vista tra la cresta del Pietra Quadra e le vette poste dietro
Foto 3: Pizzo del Becco e Laghi Gemelli
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