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Pizzo del Diavolo di Malgina - via normale, 19/10/2014 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Michi75 |
Gita | Pizzo del Diavolo di Malgina - via normale |
Regione | Lombardia |
Partenza | Valbondione (900 m) |
Quota arrivo | 2926 m |
Dislivello | 1950 m |
Difficoltà | F |
Rifugio di appoggio | Rifugio Curò |
Attrezzatura consigliata | Nessuna |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Eccellenti |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Partiamo da Valbondione appena c'è luce (7,20 circa)
Arrivati al Rifugio Curò, ci concediamo una pausa, visto le ottime torte ai mirtilli e ai frutti di bosco che vi si trovano. Da qui proseguiamo costeggiando a destra il lago verso il Lago naturale. A poco di più di 2000 m prendiamo un evidente deviazione a sinistra, seguendo il sentiero 310 e le indicazioni per il lago della Malgina. Salendo un sentiero con alcuni tornanti che costeggiano un bel torrente nella Val Malgina, si arriva all'omonimo lago, adagiato in una conca (2239 m - circa 2 ore dal rifugio). Da qui si gira a sinistra (W) e si risale la pietraia, seguendo con attenzione i bolli rossi e gli ometti. Arrivati al gradone soprastante si volta di nuovo a destra, percorrendo i sali-scendi su sfasciumi fino ad arrivare al Lago Alto di Malgina (2520 m). In realtà questo minuscolo specchio d'acqua non è segnato sulle cartine perché rimane sempre sommerso sotto la neve. Da qui, seguendo sempre i bolli rossi, si compie un ampio taglio a sinistra su un ghiaione e con un ripido zig zag si giunge al Passo Della Malgina (2621 m). Da qui l'ultimo tratto, che percorre la cresta orientale della montagna, diventa comune con la famosa salita da N, partendo dalla Valtellina. Inizialmente la si taglia con un ghiaione, arrivando all'evidente intaglio roccioso che separa la cima dall'anticima. Qui si superano facili roccette e sfasciumi (più facile tenendosi a destra).Poi si percorre la cresta integralmente, sempre seguendo i bolli rossi e traversando a volte verso sinistra, fino ad arrivare in vista della croce metallica, che si tocca dopo 4-5 ore dalla partenza. Dalla cima il panorama è a 360 gradi, con suggestivi scorci su tutta la Valtellina, la parete Nord del Recasello e sul Pizzo di Coca. La discesa si compie in circa 4 ore, seguendo l'itinerario di salita. Con più tempo a disposizione è' possibile invece scendere dal versante W della montagna (ometti) e quindi lungo la Valmorta, per tornare poi sempre al Rifugio Curò. Bella salita, appagante e non difficile, richiede però ottimo allenamento fisico. Il tratto finale è sicuramente più ostico in presenza di neve e/o pioggia. FOTO 1 - il bivio per il Lago di Malgina FOTO 2 - l'ultimo tratto di salita, prima del passo Malgina FOTO 3 - sulla cresta, in vista della croce |
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