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   Cima del Fop + ricognizione per Corna di Valcanale, 31/07/2014
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Onicer  royaldave   
Gita  Cima del Fop + ricognizione per Corna di Valcanale
Regione  Lombardia
Partenza  Valcanale  (1100 m)
Quota arrivo  2332 m
Dislivello  1500 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  Baita Vaghetto alta
Attrezzatura consigliata  trekking
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Mi trovo con Alessio Pezzotta a Valcanale alle 6,00 di una splendida mattinata dal meteo prorompente dopo l'agonizzante luglio. Percorriamo la strada asfaltata e semidistrutta che porta alle vecchie piste da sci. Osservate le rovine dell’ex albergo Sempreneve, guadiamo il torrente e ci inoltriamo sul pendio sassoso fino a raggiungere la Baita Vaghetto Bassa (mt. 1430). Un cartello indica la direzione per il Passo del Re e, con dir. SE, ci si inoltra in un boschetto, raggiungendo poco dopo la Baita Vaghetto Alta (mt. 1447). Da lì puntiamo il tormentato canalone detritico che mira verticalmente il Passo del Re tra facili roccette (max I°) ma su terreno orribilmente franoso (mt. 1997) . Evitiamo così di portarci a dx all'attacco del Leten (è meravigliosa sull'estrema dx la parete N del Valmora che è a picco su di noi).Dal passo ci dirigiamo verso Est e seguiamo la traccia di cresta espressamente sul filo rasente, inizialmente erboso e in seguito sassoso. Giunti sul primo dei 2 fopponi (anticime) che precedono la vetta, la traccia scende leggermente traversando un canale franoso. Poi conviene riportarsi in cresta e proseguire su facili ma esposte roccette, max I° . Attenzione agli infimi passaggi erbosi. Un tratto piuttosto aereo ed esposto (II°) conduce alla seconda elevazione prima della vetta (mt. 2250). Nel bel mezzo della cresta Alessio prova la calata a picco verso il Corno di Valcanale ma l'impresa si rivela ardua per una prevista impossibile risalita sul marcio e sdrucciolevole paretone verticale. Si abbandona e si prosegue per la meritata Cima del Fop (2332) che ci accomoda per una buona mezzora di rifocillo. Da qui osserviamo la cresta che dalla doppia cima del Secco porta, rasoiante, verso la nostra vetta. Poi l'avvicinarsi di nubi rivelatesi innocue ci avvia alla impegnativa discesa che costringe a un'attenzione guardinga sullo strapiombante filo.
Giornata fantastica dove mi sono gustato i mille aneddoti montani dell'esperto Alessio.
FOTO 1 passaggini impegnativi
FOTO 2 la bellissima parete nord del Valmora
FOTO 3 Alessio e Davide (Fop 2332)
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